Razzismo, Winter ricorda: 'Così convinsi i tifosi della Lazio'
Intervistato da The Weekly, la rivista ufficiale della Fifa, l'ex centrocampista Aron Winter ripensa alle stagioni trascorse con la maglia della Lazio, tra il '92 e il '96. 'Quando i biancocelesti mi fecero un'offerta, non ci pensai nemmeno due volte - le parole dell'olandese, che oggi ha intrapreso la carriera di allenatore, riportate dal sito Lazialita.com -. Ricordiamoci che in quel periodo soltanto tre stranieri erano ammessi nella serie maggiore, e qualcuno mi aveva scelto per essere uno di questi. Non sapevo cosa mi sarebbe aspettato a Roma. Quando ho fatto il mio debutto, rimasi immediatamente scioccato per tutti i buuu, ma non perché stavo giocando male: solo perché ero nero! Le cose sono peggiorate perché il mio nome, Aron, è di origini ebraiche e la mia squadra di provenienza era l'Ajax, club associato ad ebrei. Qualsiasi persona nella mia situazione avrebbe chiesto di andare via, ma non ero pronto a dire basta. Volevo far vedere a queste persone che stavano sbagliando; volevo restare in campo e far veder loro che il colore della pelle è irrilevante. Il razzismo non dovrebbe e non può essere la soluzione. La squadra mi ha sostenuto molto e i tifosi si sono velocemente resi conto che giocavo bene, e mi hanno lasciato in pace. Il mio rapporto con il resto della squadra? I miei compagni mi aiutarono moltissimo e questa cosa fu estremamente importante in quei momenti. Tra i miei compagni di squadra c'era Paul Gascoigne, uno dei migliori giocatori inglesi e una persona fantastica...'.
