Razzismo, Casale punito: Ribeiro s'è insultato da solo? Cialtronate svizzere su Bari: 'Città di mafia'
Il giudice della Lega Pro ha inflitto la sconfitta per 3-0, un punto di penalizzazione e 500 euro di multa al Casale per abbandono del campo nella gara con la Pro Patria (campionato Berretti), dopo aver detto all'arbitro che il giocatore Ribeiro aveva subito frasi razziste. Per il giudice la motivazione del Casale non trova conferma: il presunto episodio di razzismo non è stato provato. Squalificato un turno Ribeiro.
Intanto, come si legge su Repubblica.it, "Gli svizzeri di Gattuso a Bari. Insulti razzisti dopo la partita".
Amichevole tra i biancorossi e il Sion, scoppia l'incidente diplomatico. Il sindaco Emiliano pronto a rivolgersi all'ambasciatore e a far partire la denuncia per diffamazione: la cronaca dell'incontro di un giornale elvetico colorata con l'affresco della città criminale. Pochi mesi fa l'annuncio shock sul volo da Parigi.
Bari città di mafia, dove non si rubano solo le partite, ma pure le auto. È questa la sostanza di un articolo pubblicato sul quotidiano online svizzero Blick.ch, all'indomani dell'amichevole dei biancorossi contro il Sion di Rino Gattuso giocata al campo di San Pio, "quartiere famoso per le rapine".
Un resoconto dell'incontro infarcito di allusioni alla criminalità, che sarebbe "di casa da quelle parti", con la 'ndrangheta calabrese di cui Bari sarebbe il "porto naturale". E' una vicenda che torna a colpire nell'orgoglio i baresi dopo lo spiacevole "incidente" avvenuto a bordo del volo Ryanair, quando una hostess salutò i passeggeri con un "Benvenuti a bordo di questo volo da Parigi Beauvais a Bari, la città della mafia e di San Nicola".
L'ultima dose di offese hanno talmente indignato i tifosi che lo sfogo dei supporter è finito sulla bacheca Facebook del sindaco Michele Emiliano, chiamato a reagire a nome di tutta la città. "La mamma dei cretini è sempre incinta - scrive il primo cittadino - anche in Svizzera. Convocherò in Comune il console per consegnargli una mia lettera di protesta da dare all'ambasciatore svizzero in Italia. Affiderò anche ai nostri legali il compito di denunciare per diffamazione il giornalista e la testata".
"I giornalisti locali ci hanno consigliato di non lasciare niente nelle auto - racconta l'inviato Sandro Inguscio ai lettori elvetici - qui rompono i vetri anche per prendere il taccuino". E ancora: "Hanno detto di parcheggiarle l'auto dietro i cancelli per evitare che ce le rubino". Le critiche travolgono tutto, anche la tenuta del campo sintetico e l'arbitro ("vecchio e ubriaco"). Non mancano i retroscena sulle dichiarazioni al vetriolo di alcuni calciatori nel post partita, a partire da quella dell'idolo del giorno Gattuso: "Ci stanno prendendo in giro, conosco questo tipo di gente". O Margairaz: "L'arbitro è italiano, dovevamo aspettarcelo". Per completare il quadro, spunta il riferimento alle partite vendute: "Sui portali italiani si poteva anche scommettere".
Certo c'è chi ha reagito e rilanciato: "La Svizzera é, per definizione, il paese in cui pulire i soldi, frutto dei crimini fiscali", si legge tra i commenti nei forum dei tifosi che hanno fatto rimbalzare l'articolo incriminato. Ma l'amarezza è tanta: "C'è rammarico, ma è difficile dargli torto. Quella è l'immagine di noi all'estero e fa nulla se la realtà sia differente". "Purtroppo - scrivono ancora - la vicenda scommesse che ha avuto Bari come epicentro non ha fatto altro che peggiorare le cose". Tra i tanti lamenti, anche una annotazione di cronaca per riscattare 'i nostri': "Ero a bordo campo - è la testimonianza di uno che c'era - Gattuso è uscito furioso a fine primo tempo, accusava l'organizzazione di non aver dato al match un arbitro all'altezza dell'evento. Ma non c'è stato nessun'altro riferimento peccaminoso, come invece il signore del giornale svizzero insinua".