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Raspadori: 'Sono pronto per l'Europeo. I miei idoli? L'Eto'o del triplete e Aguero. Sassuolo e futuro? Vedremo...'
LA CONVOCAZIONE IN NAZIONALE - "Una cosa grandissima e fatico addirittura a capire ciò che è successo. Di certo si tratta del coronamento del lavoro di una società che da anni punta tanto sui giovani. Essere stato chiamato da Mancini è un motivo di orgoglio che condivido con tutti coloro che mi hanno aiutato. L'ho saputo tramite il telefonino. Mi è arrivato un messaggio con l'elenco quando ero a casa con mio padre Michele, mia madre Roberta e mio fratello Enrico. Un'emozione fortissima e averla vissuta con i miei, è stato ancora più bello. La prima chiamata? Ai miei nonni Elva e Giorgio che abitano come i miei genitori a Castel Maggiore".
EUROPEI - "Mi sento pronto perché i valori che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia e dal Sassuolo mi portano sempre a essere pronto a livello psicologico per dare il meglio di me ovvero tutto quello che ho dentro. Nessuna paura di confrontarmi con dei campioni assoluti, ma solo orgoglio. Sono consapevole di dover imparare ancora molto".
DE ZERBI - "Mi hanno detto che c'era Salsano a vedermi a Parma. Avere continuità d'impiego nel Sassuolo mi ha dato tanto e ha fatto crescere la consapevolezza nei miei mezzi. Lo devo soprattutto a De Zerbi che mi ha messo in condizione di esprimermi al massimo. A Sassuolo senza di lui sarà difficile perché in questo triennio ci ha dato tanto. Io non smetterò mai di ringraziarlo: il suo calcio è complesso e va capito, soprattutto da un attaccate come me che non ha centimetri: il gioco palla a terra, i tagli e i dialoghi fitti mi hanno favorito".
SASSUOLO E FUTURO - "Sono del Sassuolo e darò sempre il meglio qualunque strada mi riserverà il mio destino. Vediamo quello che accadrà. Cercheremo di farci trovare pronti".
IDOLI - "Eto'o nell'anno del triplete dell'Inter e Aguero che penso un po' mi assomigli fisicamente. E' un mio punto di riferimento"