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Ranocchia ricorda: 'Capitano? Era come andare al patibolo, tutti contro di me'
L'ARRIVO ALL'INTER - "Ero in ritiro con il Genoa a Roma e non avevo avuto alcuna avvisaglia. Ero a pranzo con la squadra e il dirigente mi avvisò che Preziosi mi voleva al telefono: mi disse che mi avevano venduto all'Inter e che dovevo partire. Era la squadra del Triplete, per me è stato come arrivare a giocare con Federer o LeBron James arrivare all'Inter. Allenarsi con dei campioni ti fa crescere, ti fa capire come interpretare la partita. L'agonismo era incredibile, era una guerra: non accettavano il fallimento e questo mi colpì molto, era la prerogativa dei grandi dello sport".
GIOCATORE PIU' IMPRESSIONANTE - "Andrea Pirlo, sembrava come prevedere il futuro, aveva sei occhi in campo".
DIFENSORE A CUI SI E' ISPIRATO - "Alessandro Nesta, anche come persona".
LA PIU' GRANDE DOTE DI UN DIFENSORE - "La concentrazione: mai sbagliare la posizione, non si può mai errare se no si perdono le partite".