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Ranocchia: 'Inzaghi si sta dimostrando da Inter. Brozovic migliora di partita in partita e sul rinnovo...' VIDEO
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Che emozione è stata raggiungere questo obiettivo in Champions?
“È un traguardo importante, la società e noi ci tenevamo tanto a raggiungerlo. È stato un passo importante perché non eravamo partiti bene e adesso abbiamo sistemato le cose”.
Che differenze ci sono con il passato?
“Sinceramente a me non piace fare paragoni con il passato perché le cose cambiano in continuazione. Il mister ha fatto vedere che sa gestire uno spogliatoio con grandi giocatori. Le cose stanno andando bene e speriamo di continuare così per perseguire anche i prossimi obiettivi”.
Cosa ti rende più orgoglioso della scelta che hai fatto?
“Mi sono divertito tantissimo in queste due partite, giocare gare così importanti è una soddisfazione ma anche un divertimento e giocare con questo gruppo e con questi ragazzi, mi rende felici nel pensare al percorso della mia carriera. Ma adesso il passato è passato e domani affrontiamo un’altra partita da tre punti”.
Ti senti pronto per la terza gara ravvicinata?
“Non sappiamo chi giocherà perché il mister sta facendo le sue valutazioni. Io sono pronto, lo sono sempre e non è un problema giocarne una, due, tre o dieci. L’importante è darsi sempre una mano”.
Puoi identificare il momento di una svolta, un allenatore o un qualcosa di particolare che ti hanno cambiato?
“È cambiato il mio modo di affrontare la giornata, l’allenamento, il pre e il post partita. Con l’età si cresce, è un percorso iniziato da un po’ di tempo e sto bene. Poi gli allenatori che sono passati da qui, insieme ai compagni, mi hanno dato una grande mano. Abbiamo creato un gruppo davvero coeso e io sono uno dei tanti che scende in campo la domenica”.
Chi in questo periodo all’Inter ti ha preso per mano e fatto capire cos’è l’Inter? “Si è creata questa aurea dell’uomo spogliatoio, con Handanovic e D’Ambrosio ma è tutto esagerato. Ognuno fa quello che può. Io sono arrivato nell’Inter post triplete, insieme a Pazzini, Nagatomo ed altri e ci hanno accolto benissimo tutti. Quei ragazzi sono stati tutti importanti”.
Ti è dispiaciuto non poter giocare con troppa continuità?
“Questo è più un problema degli altri che mio. La professionalità è farsi trovare pronti quando chiamati in causa e spero di potere continuare a farlo il più a lungo possibile”.
Cosa vi ha permesso di rimanere compatti e uniti?
“Il gruppo, che si è formato negli anni e nelle difficoltà. La società ha lavorato bene per rimpiazzare chi è andato via e il mister sta lavorando bene. È un fatto di mentalità”.
Non avevate mai dato questa sensazione di compattezza, cosa vi ha cambiati? È stato il lavoro di Conte o altro?
“Non esistono bacchette magiche, non è una sola cosa. È sempre frutto di un lungo percorso, di quello che è accaduto nelle difficoltà e dalle reazioni positive che i grandi uomini di questo spogliatoio hanno avuto. Il modo di reagire cambia le cose. Ma è sempre tutto frutto di un percorso”.
Quale squadra reputi più pericolosa nella lunga corsa allo scudetto.
“È una domanda difficile perché incidono troppe cose. Ci sono tante squadre forti, ma bisogna considerare Coppe e infortuni, faccio fatica a rispondere a questa domanda. Noi siamo un pochino dietro ma ci siamo, poi capiremo con chi c’è da giocarsela fino alla fine”.
Tra gli uomini straordinari c’è anche un tuo amico, che è Brozovic. Si parla di lui anche per il contratto, c’è qualcosa che puoi svelarci? Gli hai detto qualcosa?
“Sinceramente non ne ho proprio idea. L’importante è vederlo come lo sto vedendo da 5 anni a questa parte. Migliora di partita in partita, poi le altre sono vicende societarie e vedranno loro queste cose”.
L’anno scorso c’era la sensazione che facendo il suo, l’Inter avrebbe vinto lo scudetto. Quest’anno sembra tornata questa sensazione.
“Sono sensazioni esterne, dei tifosi e dell’ambiente. Noi questa sensazione l’abbiamo fin dall’inizio. Se lavoriamo in un determinato modo possiamo arrivare lontano, questa sensazione nello spogliatoio l’abbiamo sempre avuta.