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Ranieri: 'La Superlega avrebbe escluso il mio Leicester, follia. Se le big gestiscono male 100 lire, cosa fanno con un milione?'
Claudio Ranieri non ci sta. In un'intervista a La Gazzetta dello Sport, il tecnico della Sampdoria attacca il progetto Superlega, tornando con la mente all'impresa del suo Leicester, vincitore in Premier League nel 2016: "Il mio Leicester fuori dalla Champions? Sarebbe stata una clamorosa ingiustizia e un insulto ai valori dello sport. Ma scherziamo? Arrivi primo nel campionato più ricco e competitivo del mondo e poi in Europa ti dicono 'scusa, non puoi entrare, non hai il curriculum giusto'. Una follia. E un tradimento di uno dei principi fondamentali dello sport: la meritocrazia".
SULL'INGHILTERRA - "Hanno ben presente quali siano le leggi fondamentali dello sport. Aggiungo un particolare: la bellezza del calcio risiede nel fatto che il più povero può sempre battere quello più forte. Nella altre discipline, tranne eccezioni particolari, vince sempre chi ha capacità tecniche superiori".
SUL FORMAT USA - "Altro errore. La NBA è bellissima, ma non è il calcio. E non mi pare un caso che dietro ai sei club della Premier ci siano proprietà straniere. Con padroni inglesi tutto questo non sarebbe successo. Ma vedo che già stanno cambiando idea".
SUL DENARO - "La verità è che questi club hanno buchi di bilancio giganteschi e provano a mettere una toppa in questo modo. Ma non è la soluzione, anche perché se mai questo progetto dovesse decollare, ci sarà la corsa al rialzo: stipendi, commissioni, mercato. Il buco peggiorerà e raggiungerà dimensioni ancora più spaventose. La mia riflessione è questa: se hai gestito male cento lire, che cosa farai quando avrai in tasca un milione?".
MESSAGGIO ALLE BIG - "Mi rivolgo alla Juve, perché Milan e Inter hanno proprietari stranieri: hai costruito la tua storia in Italia, hai 11 milioni di tifosi e non puoi voltare le spalle a tutto questo".
SULL'INGHILTERRA - "Hanno ben presente quali siano le leggi fondamentali dello sport. Aggiungo un particolare: la bellezza del calcio risiede nel fatto che il più povero può sempre battere quello più forte. Nella altre discipline, tranne eccezioni particolari, vince sempre chi ha capacità tecniche superiori".
SUL FORMAT USA - "Altro errore. La NBA è bellissima, ma non è il calcio. E non mi pare un caso che dietro ai sei club della Premier ci siano proprietà straniere. Con padroni inglesi tutto questo non sarebbe successo. Ma vedo che già stanno cambiando idea".
SUL DENARO - "La verità è che questi club hanno buchi di bilancio giganteschi e provano a mettere una toppa in questo modo. Ma non è la soluzione, anche perché se mai questo progetto dovesse decollare, ci sarà la corsa al rialzo: stipendi, commissioni, mercato. Il buco peggiorerà e raggiungerà dimensioni ancora più spaventose. La mia riflessione è questa: se hai gestito male cento lire, che cosa farai quando avrai in tasca un milione?".
MESSAGGIO ALLE BIG - "Mi rivolgo alla Juve, perché Milan e Inter hanno proprietari stranieri: hai costruito la tua storia in Italia, hai 11 milioni di tifosi e non puoi voltare le spalle a tutto questo".