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    VIDEO Ranieri: 'L'Inter è da scudetto'

    VIDEO Ranieri: 'L'Inter è da scudetto'

    "Senza umiltà non si fa nulla e questa squadra, la mia squadra, ha umiltà", esordisce così Claudio Ranieri, nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Napoli, gara valida per la 6^ giornata di Serie A Tim 2011-2012.
    "Quest'Inter ha sofferto e soffre se non riesce a dare la giusta soddisfazione ai tifosi, ma ha carattere, voglia di reagire e ce la farà, i tifosi possono starne certi", aggiunge il tecnico, la cui concentrazione è ovviamente tutta sulla sfida di domani. Un esame scudetto? Gli chiedono i cronisti, lui risponde di sì: "È corretto definire in questo modo Inter-Napoli, è vero, perché il Napoli sta facendo molto bene, l'ho visto con il Manchester City da commentatore, poi l'ho seguito con il Villarreal e nelle altre gare: ormai sono vaccinati per le lotte di vertici. E con noi sarà una lotta di vertice. Io sento dentro che la mia è una squadra da scudetto, quindi non solo dopodomani ci sarà una sfida da scudetto ma anche domani, al Meazza".

    Nella lista dei convocati diramata da Claudio Ranieri, alla vigilia di Inter-Napoli, compare il nome di Giampaolo Pazzini, che nonostante il problema alla caviglia rimediato a Mosca ce la sta mettendo tutta per essere a disposizione. "Pazzini ha fatto un lavoro differenziato, è convocato, fino a domani ci spero, ci sono altre 24 ore di tempo, vediamo. Spero che ci possa essere perché sarebbe una perdita grossa per noi", spiega il tecnico nerazzurro, cui poi viene chiesto se ci possa essere già l'occasione domani per vedere tre attaccanti insieme subito in campo: "Capiterà anche questo", commenta semplicemente Ranieri, ma senza riferirsi per forza alla gara di domani.

    Tra i convocati anche i rientranti Maicon e Stankovic: "Credo che Maicon sia disponibile e con lui c'è una 'freccia rossa' su quella fascia, anzi, una freccia nerazzurra. Il suo apporto è fondamentale, gli avversari si dovranno preoccupare. Stankovic dal primo minuto? Vediamo, sono considerazioni che ancora devo fare e mi riservo per la sera prima. Deki ha avuto un problema importante, differente, poi c'è la sosta dopo Inter-Napoli, vedremo". Convocato anche Cristian Chivu: "Sì, valuterò anche per quanto riguarda lui".
    Con Maicon in campo che ne sarà di Nagatomo? Anche questo viene chiesto a Ranieri: "Nagatomo mi piace molto e sono contento di lui. Dico però che stare all'Inter vuol dire essere sempre a disposizione per quando l'allenatore ti chiama".

    "Non ho detto fatemi vincere lo scudetto, ma andiamolo a vincere insieme", pronunciando queste parole Claudio Ranieri sorride. Non potrebbe essere altrimenti, quando gli viene chiesto in conferenza se al suo arrivo abbia detto ai giocatori "fatemi vincere lo scudetto".

    "Io - prosegue il tecnico - trasmetto quello che sento, sempre, e questo ho fatto con i ragazzi. Ho sempre avuto il massimo rispetto per i giocatori dell'Inter, per la loro forza, per il loro carattere, loro che fino all'ultimo secondo ti rimontavano la partita. Non ho fatto altro che raccontare loro quello che da avversario vedevo e che voglio rivedere".
    Domani per Ranieri sarà il momento del debutto allo stadio "Meazza" da padrone di casa, il tecnico non nasconde l'emozione: "Se per domani non sentissi piacere ed emozione non farei l'allenatore... (sorride, ndr). Faccio questo mestiere proprio per tutte le sensazioni che dà. Voglio sempre che la squadra giochi con personalità e che i tifosi ci stiano vicini, perché noi gli vogliamo dare loro grandi soddisfazioni".

    "Noi non dobbiamo guardare nessuno: pensiamo solo a noi stessi e alla gara di domani contro una gran bella squadra", risponde così Claudio Ranieri, nel corso della conferenza stampa della vigilia, a chi gli chiede della classifica e della sfida tra Juventus e Milan di domenica.

    La concentrazione è tutta sul Napoli, club per cui il tecnico nerazzurro nutre non solo rispetto ma anche affetto: il passato non si dimentica. "Dopo il Cagliari, il Napoli è stata la prima squadra grande che ho allenato. Dopo che c'era stato Maradona. Ho allenato giocatori meravigliosi, scommisi su Zola ed ebbi ragione, ci sono affezionato al Napoli. Sono contento che sia tornato a grandi livelli. Seguo il Napoli con attenzione, domani però cercheremo ovviamente di batterli".
    A Ranieri viene quindi chiesto un commento sulle dichiarazioni del presidente del Napoli De Laurentiis che sogna una finale di Champions League con i nerazzurri: "Credo che sia un bel sogno, è giusto che sia così, guai partecipare solo per il gusto di partecipare: il Napoli è giusto che pensi in grande".
    Ma cosa si aspetta il tecnico dalla gara di domani sera? "Posso dire quello che non vorrei, non vorrei soffrire come nelle altre due gare: vorremmo arrivare in vantaggio ma mantenere il risultato, ce la metteremo tutta".
    Ranieri si sofferma poi a parlare del problema infortuni: "Mi auguro che dagli infortuni piano piano si venga fuori, non dimentichiamoci che molti sono dovuti anche allo stress, non è solo questione delle tante partite. Sono stato in Inghilterra per diversi anni, lì per esempio si gioca di più ma senza stress, qui invece è più facile farsi male, proprio per via dello stress".

    "La necessità è sempre quella di vincere, vincere fa bene, la medicina è questa e non si può interrompere. La squadra sta rispondendo bene e questa è la cosa più importante, la strada è quella giusta", parola di Claudio Ranieri nel corso della conferenza stampa della vigilia di Inter-Napoli.

    Al tecnico nerazzurro, per le due vittorie conquistate, non sono mancati i complimenti da parte del presidente Massimo Moratti: "Ricevere complimenti non fa mai male, visto anche che il mio mestiere è tra i più difficili, anche se ben remunerato", sorride Ranieri.
    Si torna poi, per l'ennesima volta, su José Mourinho, che tifando Inter tiferà inevitabilmente per le vittorie anche di Ranieri. Strano scherzo del destino, dicono i cronisti: "Non è uno scherzo del destino, ogni volta che l'ho incontrato è andato tutto bene, siamo colleghi, ci sono state solo scaramucce, non la farei tanto lunga...", taglia corto l'allenatore nerazzurro.
    A Ranieri vengono poi riportate le dichiarazioni di Gianluigi Buffon, che ha raccontato di aver sperato fino all'ultimo che il suo ex allenatore non si trasferisse all'Inter. Per quanto lo stima, Buffon ha spiegato di sapere che avrebbe rinforzato molto la squadra: "Mi fanno piacere le parole di Buffon perché mi conosce bene e sa che cosa posso dare. Conosce anche l'Inter, che è una rivale, quindi uno più uno dovrebbe fare due...".
    Con Sneijder ko, si parla poi di chi eventualmente rivestirà il ruolo del trequartista: "Vedremo, non voglio fare pretattica, ma la formazione è l'ultima cosa cui penso. E comunque ci penserò da dopo la conferenza. Ho ovviamente delle idee, posso pensare a Coutinho che ha fatto bene ma che deve migliorare, posso pensare ad Alvarez che ha fatto bene ma che deve migliorare tanto, vedremo", dribbla il tecnico.
    Si parla poi di quelle che sono le differenze, per un allenatore, nel cominciare a inizio stagione o a stagione in corso: "Le differenze sostanziali sono che quando inizi facendo la preparazione puoi conoscere meglio i tuoi giocatori, mentre quando subentri ti devi far aiutare dai collaboratori che sono qui, e io sono fortunato perché qui ci sono ottimi collaboratori che sono all'Inter da tanti anni. Devo ringraziare tutti i collaboratori che l'Inter mi ha messo a disposizione".
     


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