Ramsey, tunnel senza fine: è sparito dopo i Mondiali e al Nizza sta bene così
LE MOTIVAZIONI - Il tecnico del Nizza, Lucien Favre, interrogato sul motivo dell'assenza di Ramsey, ha specificato: "Non è ancora rientrato, è difficile per lui digerire il Mondiale". Questo il perché del mancato rientro a Nizza del giocatore, a distanza di un mese dall'eliminazione della sua nazionale dalla rassegna in Qatar. Il suo rientro in Francia era programmato per il 13 dicembre, stesso giorno in cui è tornato Kasper Schmeichel, anche lui impegnato ai Mondiali. Ma non sembra che in quel di Nizza ci siano malumori, anzi, la sua situazione viene giustificata dal club. Lo stesso Dante, compagno di squadra del gallese, lo difende precisando: "Quando un giocatore cambia campionato non è scontato che sia facile. Per lui e per la sua famiglia. Bisogna avere rispetto per l'essere umano. Spero che si rimetta al più presto e torni a darci una mano. Ci può dare molto con la sua esperienza." La delusione ai Mondiali sembra dunque essere solo la punta dell'iceberg di un insieme di malumori, legati anche alle difficoltà di ambientamento nel nuovo club.
FANTASMA - Se Ramsey a Nizza non si vede sul terreno d'allenamento, lo stesso si può dire delle sue prestazioni sul campo. A partire dalle difficoltà alla Juventus, passando per la parentesi fallimentare ai Rangers (con cui peraltro ha sbagliato il rigore decisivo nella finale di Europa League), fino all'ultimo periodo in Francia in cui ha messo a segno 1 solo gol e 1 assist in 16 presenze. Con la squadra di Favre il gallese ha faticato ad ambientarsi e trovare la forma, mostrando la fragilità fisica che lo ha contraddistinto nelle fasi più recenti della sua carriera. Ora, in attesa del suo ritorno, Aaron Ramsey rimane un punto interrogativo e il suo futuro in maglia rossonera appare il copia incolla delle esperienze negative con Juve e Rangers.