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Raiola spaventa la Juve: 'De Ligt è pronto per un nuovo passo, lo pensa anche lui'
Una settimana fa Raiola ha incontrato Nedved. Chiaro che il futuro di De Ligt sia legato anche a come la Juve si classificherà in questo campionato. L'olandese, 22 anni, è al momento il calciatore più pagato nella rosa dei bianconeri, 8 milioni netti a stagione. De Ligt è stato tra i migliori ieri contro il Bologna.
"50 milioni di euro di commissioni per Pogba? L'importo pubblicato da Football Leaks non è corretto. Non dirò altro su quel trasferimento. Le autorità di diversi Paesi hanno esaminato la cosa, non è successo nulla di illegale".
Sul passaggio del difensore olandese dall'Ajax alla Vecchia Signora, Raiola ha invece aggiunto: "Voleva davvero andare alla Juve, ma l'Ajax chiedeva sempre più soldi. Io mi occupo sempre di consigliare sia il giocatore sia la società, cerco di farli incontrare a metà strada perché ne beneficiano entrambi. Nessuno è mai obbligato a fare nulla".
Su Brobbey: "Al Lipsia non sta giocando? Non sapevamo come sarebbe andata. Guardate Jude Bellingham, il più grande talento inglese, che ora gioca per il Borussia Dortmund proprio come Haland. Andarsene dal proprio club da giovani non è necessariamente una cosa negativa. Mi sento responsabile della sua situazione, così come sono abbastanza uomo da dire che penso che sia meglio per lui tornare all'Ajax adesso. Ma anche la società stessa ha delle responsabilità per la sua partenza. Si tratta di fiducia e anche questo ha a che fare con i soldi. Se un club offre 100 e l'altro 1.000, dove si esprime la fiducia? Brobbey era all'Ajax da quando aveva otto anni. Com'è possibile che il club abbia bussato alla sua porta per il rinnovo solo quando il suo contratto era ormai quasi scaduto?".
Sulla FIFA: "La FIFA vuole un proprio collegio arbitrale, una propria banca, vuole essere uno Stato. Ma non ha un buon governo, non ha niente a che fare con una buona gestione aziendale. È un'organizzazione che ha fatto incarcerare diversi dirigenti per corruzione. Quando il boss della FIFA Gianni Infantino va da qualche parte, viene accolto come se fosse Angela Merkel. Ma non permetto certo alla FIFA di dirmi come vivere, la FIFA fa un indottrinamento e una propaganda a livello della Corea del Nord. Abbiamo preparato cause in Italia e Francia, le vinceremo perché i buoni vincono sempre. Io usuraio? L'immagine dell'usuraio non mi dà fastidio. Non ho mai detto di lavorare a buon mercato".