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    Raiola e il no alla Juve: 'Haaland? Gli italiani non sanno valorizzare i talenti'. La verità sulla clausola

    Raiola e il no alla Juve: 'Haaland? Gli italiani non sanno valorizzare i talenti'. La verità sulla clausola

    Erling Braut Haaland e il no alla Juventus a gennaio, non una questione di soldi ma di progetto. Il norvegese è ripartito da dove aveva lasciato prima dello stop per l'emergenza coronavirus, il Borussia Dortmund si gode i gol dell'ex bomber del Salisburgo che a gennaio avrebbe anche potuto vestire bianconero: se solo gli avessero garantito spazio tra i grandi. A confermare i dubbi di Haaland sul progetto tecnico della Vecchia Signora il suo agente Mino Raiola, che come riporta Repubblica si era lasciato andare a una frase eloquente: "Gli italiani non sanno valorizzare i propri talenti, figurati quelli degli altri".

    LA VERA CLAUSOLA - Timori sulla reale intenzione del club bianconero di puntare su un giovane in ascesa, che ha invece trovato la sua dimensione ideale a Dortmund dove è già la stella assoluta. Ma per quanto? Tra un anno infatti, con una stagione e mezza di militanza in uno dei massimi campionati europei, Haaland avrà l'esperienza necessaria per convincere tutti i top club continentali, anche la Juve che non gli toglie gli occhi di dosso. E se il valore del norvegese continua a salire a ogni gol, la clausola rescissoria fissata dal BVB potrebbe rivelarsi un boomerang: nel luglio del 2021 infatti, Haaland potrà liberarsi dai gialloneri per 'soli' 75 milioni di euro. Una cifra importante, ma non nuova per grandi centravanti: e Haaland è sulla strada per imporsi come uno dei più interessanti in Europa.

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