Raiola, è un trionfo! Fassone, Mirabelli e Donnarumma hanno perso
Mino Raiola ce l'ha fatta anche stavolta. La telenovela Donnarumma si conclude con una vittoria su tutti i fronti dell'agente italo-olandese, capace di sfruttare a proprio uso e consumo i rumors sull'interesse di Real Madrid e Paris Saint Germain per strappare al Milan le migliori condizioni possibili in sede di rinnovo. Se saranno effettivamente 6 i milioni a stagione che il giovane portiere rossonero andrà a percepire lo scopriremo presto; quello che invece già sappiamo è che l'ottenimento della doppia clausola rescissoria e l'ingaggio di Antonio Donnarumma come secondo portiere rappresentano il vero colpo da maestro della vicenda.
VINCONO TUTTI? - In un colpo solo, Raiola riesce a salvare le apparenze e far dimenticare la clamorosa rottura di due settimane fa e a far emergere i meriti di tutte le parti in causa. Il Milan, nelle persone di Fassone e Mirabelli, riescono ad evitare lo smacco di perdere l'oggetto più prezioso della propria collezione e allontana, almeno per il momento, lo spettro della cessione. Non è finita qui, perchè anche nella peggiore delle ipotesi, un addio con i rossoneri fuori dalla Champions League, 50 milioni di euro di clausola rappresentano una bella garanzia e una potenziale plusvalenza da urlo. Donnarumma evita lo stillicidio di una stagione da separato in casa e passerà agli occhi dei tifosi più distratti come colui che ha rifiutato fior di proposte milionarie per amore del Milan.
ECCO CHI CI PERDE - Fin qui è la versione più buonista possibile della vicenda. nella quale in fondo vincono un po' tutti, o quanto meno non perdono. La morale della storia è invece quella di cui sopra, con Raiola che porta a casa il massimo risultato e due figure che ne escono in maniera meno convincente. Fassone e Mirabelli hanno provato a tenere duro fino alla fine, hanno provato a dare un'immagine diverso del club rispetto al passato, ma hanno finito per cascare nel trappolone di Raiola. Firmare a queste condizioni non è un atto di ribellione, anzi. E poi c'è Gigio, che ora si ritrova appiccicata l'etichetta di "portiere da 6 milioni all'anno", più di Buffon e terzo giocatore meglio pagato della Serie A dietro a Higuain e Dybala. Il minimo errore finirà sotto la lente di ingrandimento, l'età dell'innocenza è finita. Tanti auguri, firmati Mino Raiola.
VINCONO TUTTI? - In un colpo solo, Raiola riesce a salvare le apparenze e far dimenticare la clamorosa rottura di due settimane fa e a far emergere i meriti di tutte le parti in causa. Il Milan, nelle persone di Fassone e Mirabelli, riescono ad evitare lo smacco di perdere l'oggetto più prezioso della propria collezione e allontana, almeno per il momento, lo spettro della cessione. Non è finita qui, perchè anche nella peggiore delle ipotesi, un addio con i rossoneri fuori dalla Champions League, 50 milioni di euro di clausola rappresentano una bella garanzia e una potenziale plusvalenza da urlo. Donnarumma evita lo stillicidio di una stagione da separato in casa e passerà agli occhi dei tifosi più distratti come colui che ha rifiutato fior di proposte milionarie per amore del Milan.
ECCO CHI CI PERDE - Fin qui è la versione più buonista possibile della vicenda. nella quale in fondo vincono un po' tutti, o quanto meno non perdono. La morale della storia è invece quella di cui sopra, con Raiola che porta a casa il massimo risultato e due figure che ne escono in maniera meno convincente. Fassone e Mirabelli hanno provato a tenere duro fino alla fine, hanno provato a dare un'immagine diverso del club rispetto al passato, ma hanno finito per cascare nel trappolone di Raiola. Firmare a queste condizioni non è un atto di ribellione, anzi. E poi c'è Gigio, che ora si ritrova appiccicata l'etichetta di "portiere da 6 milioni all'anno", più di Buffon e terzo giocatore meglio pagato della Serie A dietro a Higuain e Dybala. Il minimo errore finirà sotto la lente di ingrandimento, l'età dell'innocenza è finita. Tanti auguri, firmati Mino Raiola.