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    Rai, Rimedio: 'Sto meglio, ma che beffa. Vedrò la finale in albergo sulla Bbc'. Katia Serra: 'Sono serena, è per tutte le donne'

    Rai, Rimedio: 'Sto meglio, ma che beffa. Vedrò la finale in albergo sulla Bbc'. Katia Serra: 'Sono serena, è per tutte le donne'

    L'occasione di una vita che sfuma all'ultimo miglio. Alberto Rimedio, giornalista Rai e telecronista della Nazionale da 7 anni, dovrà rinunciare al racconto della finale contro l'Inghilterra a causa della positività al Covid. Nel corso di un'intervista al Corriere della Sera, Rimedio racconta: "Sto meglio. Ho avuto dei sintomi, ma molto lievi, direi che sono quasi asintomatico. La notte più bella? Speravo di poter rispondere la finale con l’Inghilterra e invece sono positivo e la partita sarò costretto a seguirla in televisione. La beffa è che in albergo non c’è la Rai e dovrò vederla sulla Bbc".

    SULLA REAZIONE - "Sorpresa perché sono vaccinato e amarezza perché ho seguito la Nazionale durante i 33 risultati utili di fila e la lascio proprio adesso. Cosa mi consola? I tantissimi messaggi di solidarietà, anche da sconosciuti. La conferma che la Rai è sempre la Rai. E mi lasci aggiungere una cosa. Invio un grande in bocca al lupo a Stefano Bizzotto e Katia Serra che faranno la telecronaca al posto mio e di Di Gennaro. Stefano mi ha chiamato. Spero che alla fine possa gridare Italia campione d’Europa".

    Al posto della coppia Rimedio-Di Gennaro ecco Stefano Bizzotto e Katia Serra, che racconta: "Sono ancora incredula. Nel 2011 la mia prima telecronaca, Como-Taranto, dieci anni dopo sono a Wembley: non me ne rendo conto. Mai pensavo di commentare l’Italia, figuriamoci in finale, me lo avessero detto qualche giorno fa non ci avrei creduto. Sono consapevole che ci arrivo per disgrazie altrui, e mi dispiace, ma sono onorata a gratificata. Sono emozionata, ma al tempo stesso anche serena, di partite ne ho già fatte e poi al mio fianco c’è Stefano Bizzotto: è un privilegio. Io esempio per le donne? Me lo auguro. Il merito per me viene prima del genere, ma spesso a noi donne non vengono date le stesse opportunità. Essere la prima e aprire una strada mi rende felice".

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