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    CALCIO ALLA TV. Rai, niente più campionato per gli italiani all'estero

    CALCIO ALLA TV. Rai, niente più campionato per gli italiani all'estero

     

    Fra dieci giorni inizia il campionato di serie A che promette di essere (purtroppo) uno dei più avvelenati degli ultimi anni. Le premesse, negative, non mancano: fra processi del calcioscomesse che continuano (e altre arriveranno), fra chi non si presenta alla premiazione della Supercoppa (pensate all'Olimpiade...), fra comunicati velenosi e il peggio che possa esprimere il mondo del pallone. Non si sa ancora quanti sono gli abbonati, ma è probabile che ci sia un calo: ormai, il potere è passato alle tv. Sky quest'anno, fra campionato e Coppe europee, offre il meglio, offre tutto. Con il mosaico, sperimentato a Londra, che piace ai tifosi. Ma, purtroppo, milioni di appassionati di calcio, che vivono all'estero rischiano quest'anno di non vedere più il campionato di serie A. 
     
    La Rai non ha comprato i diritti. Addio, quindi, "Giostra del gol", appuntamento domenicale per gli italiani residenti negli Stati Uniti, in Australia, in Europa, in tutto il mondo. Milioni di persone. Che la Rai sia allo sbando si vede anche da queste cose: speriamo che intervenga il Ministero degli Esteri a sollecitare i dirigenti del (cosidetto) servizio pubblico. La "Giostra del gol" era passata lo scorso anno alle dipendenze di Rai Sport e il direttore, Eugenio De Paoli, ci aveva puntato, rendendo le telecronache e i commenti più moderni e più attenti. Ma senza diritti, addio a tutto questo. La Sipra, concessionaria di pubblicità della Rai, non è mai stata in grado di quantificare i telespettatori della "Giostra del gol", e di conseguenza trovare le pubblicità. Eppure si tratta di tantissimi italiani anche di nuova generazione che vogliono restare attaccati alla loro terra, e alla loro squadra.

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