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    Rafinha doveva essere del Milan: quel colpo sfiorato e un derby da 38 milioni

    Rafinha doveva essere del Milan: quel colpo sfiorato e un derby da 38 milioni

    • Fabrizio Romano
    Finalmente si avvicina. Il derby è dietro l'angolo, può essere un passo determinante per la corsa alla Champions League: il Milan ha un'occasione per accorciare, l'Inter per spegnere i sogni rossoneri o quasi. Eppure, c'è chi questa sfida avrebbe potuto viverla... con l'altra maglia. Perché Rafinha è diventato in fretta uno degli uomini fondamentali dell'Inter di Spalletti ma è stato davvero vicino a diventare il colpo low cost del Milan alla fine della scorsa estate. La sua storia è particolare e nasce dal calvario a livello di infortuni che lo ha portato fuori dai piani del Barcellona per mesi.

    IL RETROSCENA - L'idea di Mirabelli e Fassone è nata nello scorso agosto: Rafinha è stato proposto, uno dei nomi per il centrocampo dove le opzioni non sono mancate, da Renato Sanches in poi. Ma il Barcellona non ha voluto aprire al diritto di riscatto a cifre ragionevoli, il Milan ha fatto un passo indietro ma ha seriamente portato avanti i contatti per il brasiliano, le smentite successive fanno parte del gioco perché in quel ruolo non ci sono rimpianti rossoneri vista la soddisfazione per Kessié, intoccabile quest'anno. L'Inter ha fatto il resto: sei mesi dopo, a gennaio, si è regalata Rafinha adesso diventato perno della rifondazione di Spalletti che rincorre la Champions. Sarà anche il suo derby, è felicissimo di essere in nerazzurro e ci resterebbe più che volentieri. Ma la condizione fondamentale sarà proprio l'accesso all'Europa che conta: 35 milioni più 3 di bonus sono tanti, Rafinha vuole dimostrare di valerli, l'Inter ha trattato per settimane sul prezzo col Barça proprio perché ha sempre avuto intenzione di acquistarlo per trattenerlo. Da questo derby passerà tanto, è nel destino di Rafinha.

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