CLAMOROSO: JUVE, SALTA WITSEL! Retromarcia Zenit, bianconeri furibondi. Hernanes resta
Altro che effetto Draxler. Tra Matuidi e Witsel, i sentimenti son ben diversi rispetto ad un anno fa. Molte di più le responsabilità del tormentone estivo 2015, ora dopo ora invece quello che prevale in casa Juve è la rabbia unita ad un senso di frustrazione. Perché, per quel che riguarda l'acquisto di Witsel era tutto pronto: totale l'intesa col giocatore, accordo raggiunto con lo Zenit nei dettagli nella giornata di martedì tanto da aver avuto l'ok per poter accogliere il belga a Torino. Dall'assoluta tranquillità del mattino e del primo pomeriggio, al cauto ottimismo preserale trasformatosi in ansia col passare dei minuti. E sfociata nella rabbia, acuita ancor di più dalla beffa di un trasferimento dati avviato quando ormai era troppo tardi. Chissà cosa possa significare in questo caso l'antico adagio “non è finita qui”: la Juve si farà sentire, deve farsi sentire. La conclusione nell'immediato è però che in bianconero, per ora, Witsel non arriva. Che possa farlo a gennaio in cambio di un indennizzo o a giugno a parametro zero, cambia poco la sostanza di oggi: lo Zenit non ha rispetto degli accordi presi. Si può definire affronto o in qualunque altro modo, ma rispetto ad un anno fa la Juve sempre davvero parte lesa. E la furia di Beppe Marotta, autentica e inedita, ne è una grande testimonianza.
WITSEL DAY – Un giorno da ricordare in ogni caso. Per Witsel e la Juve. Arrivato ieri sera, visite mediche fatte in gran segreto lontano da riflettori del J Medical e attesa quasi grottesca in sede durata ore di quella mail che non arrivava. Forse proprio il rifiuto netto del giocatore a trattare il rinnovo concedendo maggiore potere in sede di trattativa il motivo che rimane dietro il comportamento dello Zenit.
RESPONSABILITA' – Detto che in questo caso la Juve aveva messo nero su bianco quanto servisse per sentirsi al sicuro, rimangono le responsabilità legate al fatto dell'essersi ridotti nuovamente agli ultimi giorni di mercato per completare delle operazioni tanto delicate e importanti. A maggior ragione in una sessione che vedeva la Juve, per meriti e lungimiranza, con una disponibilità economica senza precedenti chiusa quasi in pari tra acquisti e cessioni. Giusto pesare ogni singolo milione di euro, necessario però agire in maniera decisa per chiudere senza rischi di beffe dell'ultimo minuto soprattutto in sede di mercato internazionale. Ed ora la Juve si ritrova anche con un giocatore di fatto fuori da ogni progetto tecnico e ridotto al ruolo di separato in casa come Hernanes, che attendeva solo Witsel per diventare un giocatore del Genoa. Un anno dopo, per certi versi, è quindi ancora Hernanes l'acquisto del 31 agosto per il centrocampo della Juve...
DA DOMANI – Detto di quanto capitato fino ad oggi, da domani la Juve dovrà ricominciare a pensare alla Champions. Perchè dall'urna di Ginevra è venuto fuori in girone da vincere senza alcun alibi, anche senza Witsel o Matuidi la Juve ha l'obbligo di chiudere al primo posto la prima fase. Così come, anche senza Witsel o Matuidi, la Juve rimane di gran lunga la squadra più forte e completa per affrontare i primi quattro mesi di campionato senza paura. Bisognerà però arrivare con idee chiare e modi risoluti per completare l'organico a gennaio, prima del rush finale, possibilmente con un centrocampista che possa permette alla Juve di compiere il definitivo salto di qualità. Che significa poter puntare ad arrivare fino in fondo ad ogni competizione. Smaltita la rabbia, in fondo, per oggi e fino a Natale, questa Juve basta e avanza.
@NicolaBalice