Questo VAR ci ha già stancato! Chiedete a Italia e Venezuela... VIDEO
E' stato annunciato come la grande novità del calcio moderno, come l'innovazione che stravolgerà completamente il copione delle partite e porterà beneficio allo spettacolo e un supporto fondamentale al lavoro dell'arbitro. Sarà, ma ad oggi l'esperimento del VAR utilizzato nel Mondiale Under 20 sta presentando anche le sue falle. Perfetto nei primi giorni del torneo, quando servì per espellere l'argentino Lautaro Martinez per una gomitata a un difensore dell'Inghilterra e per la concessione del rigore all'Uruguay, contro l'Italia, per il fallo di Scalera, negli ultimi due giorni abbiamo invece osservato le prime criticità create dalla moviola in campo.
ITALIA PENALIZZATA - L'Italia, suo malgrado, si è trovata nuovamente nell'occhio del ciclone e questa volta avremmo fatto volentieri a meno dell'ausilio della tecnologia. E' il 41° del primo tempo del quarto di finale contro lo Zambia: Pezzella (nella foto di fifa.com) appoggia la mano sulla spalla di Chilufya al limite dell'area, che termina a terra dopo diversi metri simulando anche un contatto col portiere azzurro Zaccagno. L'arbitro, l'ecuadoregno Zambrano, concede inizialmente un inesistente penalty, salvo cambiare idea dopo due minuti su indicazione dei Video Assistant Referees e dare la punizione e il rosso diretto a Pezzella. Peccato che le immagini inchiodino ulteriormente la squadra arbitrale, in quanto la punizione era comunque molto "generosa" per usare un eufemismo.
PER LE AMMONIZIONI NO! - Se in Italia questo episodio avrà una rilevanza e un'eco maggiore per questioni di campanilismo, quanto accaduto ieri nella sfida tra Venezuela e Stati Uniti è anche più grave, se possibile. L'intervento del VAR ha consentito all'arbitro svedese Erikson di ammonire il difensore della Vinotinto Velazquez per un fallo di gioco normale; scelta pesantissima, visto che il ragazzo, diffidato, salterà la semifinale. Si era sempre detto che la tecnologia dovesse fare giustizia per episodi all'interno dell'area di rigore o per condotte gravemente anti-sportive, non per assegnare o togliere un cartellino. Il rischio è quello di previcare eccessivamente sull'operato dell'arbitro in campo, di sostituirlo anche per situazioni veniali e togliere al gioco quell'elemento di imprevidibilità garantito anche dalle sviste dei direttori di gara.
ITALIA PENALIZZATA - L'Italia, suo malgrado, si è trovata nuovamente nell'occhio del ciclone e questa volta avremmo fatto volentieri a meno dell'ausilio della tecnologia. E' il 41° del primo tempo del quarto di finale contro lo Zambia: Pezzella (nella foto di fifa.com) appoggia la mano sulla spalla di Chilufya al limite dell'area, che termina a terra dopo diversi metri simulando anche un contatto col portiere azzurro Zaccagno. L'arbitro, l'ecuadoregno Zambrano, concede inizialmente un inesistente penalty, salvo cambiare idea dopo due minuti su indicazione dei Video Assistant Referees e dare la punizione e il rosso diretto a Pezzella. Peccato che le immagini inchiodino ulteriormente la squadra arbitrale, in quanto la punizione era comunque molto "generosa" per usare un eufemismo.
PER LE AMMONIZIONI NO! - Se in Italia questo episodio avrà una rilevanza e un'eco maggiore per questioni di campanilismo, quanto accaduto ieri nella sfida tra Venezuela e Stati Uniti è anche più grave, se possibile. L'intervento del VAR ha consentito all'arbitro svedese Erikson di ammonire il difensore della Vinotinto Velazquez per un fallo di gioco normale; scelta pesantissima, visto che il ragazzo, diffidato, salterà la semifinale. Si era sempre detto che la tecnologia dovesse fare giustizia per episodi all'interno dell'area di rigore o per condotte gravemente anti-sportive, non per assegnare o togliere un cartellino. Il rischio è quello di previcare eccessivamente sull'operato dell'arbitro in campo, di sostituirlo anche per situazioni veniali e togliere al gioco quell'elemento di imprevidibilità garantito anche dalle sviste dei direttori di gara.
