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    Questo Raspadori è già un veterano

    Questo Raspadori è già un veterano

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Il ragazzo ha testa. Del suo talento si sapeva, ma che fosse anche così avanti nella maturazione era cosa sulla quale era giusto attendere prove ulteriori. E invece ieri sera, sul prato dell'Artemio Franchi di Firenze, Giacomo Raspadori ha dimostrato di essere parecchio avanti. Il passaggio dalle relative pressioni di Sassuolo a una piazza come Napoli, dove ci si aspetta di giocare per lo scudetto e di andare più avanti possibile in Champions League, è anche un test decisivo per capire che tipo di carriera potrà fare il ragazzo classe 2000 di Bentivoglio. E a giudicare dalla prima prova di ieri sera le prospettive più ambiziose possono dirsi giustificate. Raspadori ha già la mentalità da veterano e l'ha dimostrato immediatamente.

    Arrivato a Napoli pochi giorni fa e entrato in campo a nemmeno 20 minuti dalla fine per la sua prima gara in maglia azzurra, il ragazzo si è mosso come se fosse a Napoli da cinque stagione e in campo dall'inizio della gara. Ha impiegato una manciata di secondi a entrare in partita. Per metterlo in campo, Luciano Spalletti ha ridisegnato il modulo del Napoli passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1. E proprio a Raspadori è stato affidato il compito tatticamente più delicato, quello di giocare da centrale nella linea dei trequartisti. Compito assolto egregiamente.

    Il ragazzo in maglia numero 81 si è mosso per tutto il fronte d'attacco e ha fatto girare con grande efficacia il meccanismo di squadra. È entrato in tutte o quasi le azioni d'attacco del Napoli. È stato sempre pronto a andare in pressione e in marcatura quando la Fiorentina ripartiva. In generale, tutte le volte che ha avuto palla tra i piedi c'era l'impressione che potesse accadere qualcosa di decisivo. Ma più di tutte, è stata una prova di maturità l'ammonizione rimediata al 90' per fallo tattico su Amrabat. Il centrocampista viola stava pericolosamente inserendosi lungo un corridoio centrale, in una fase che vedeva il Napoli schierato in modo carente. E lì Raspadori non ha esitato a compiere la trattenuta sull'avversario per evitare danni. Fallo non violento ma evidente, con ammonizione scontata. Un comportamento che ci si aspetterebbe da un difensore, o ancor più da un centrocampista che in quella zona di campo sa quando la situazione sta prendendo una piega pericolosa e capisce che gli tocca agire. Più raro che un sacrificio del genere venga compiuto da un attaccante, anche esperto. Invece il ragazzo non è stato a pensarci su. C'era da prendersi un cartellino giallo e lo ha preso.

    Dunque, per il nuovo attaccante del Napoli giudizio molto positivo e buonissime prospettive. Non il migliore in assoluto fra i calciatori scesi in campo, perché quel giudizio spetta a Anguissa (con Milenkovic a spiccare nella squadra viola). Ma l'inserimento nel gioco di Spalletti parte con ottime premesse.

    @pippoevai

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