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    Questo Milan non ha senso: i giocatori non giocano, l'allenatore non allena, il dirigente è più social che altro

    Questo Milan non ha senso: i giocatori non giocano, l'allenatore non allena, il dirigente è più social che altro

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Per il commento sul risultato di Parma-Milan, basta guardare la classifica. Per la prestazione, no. Il giudizio prescinde dal 2-1 finale. Si era visto anche contro il Torino al debutto.

    A Parma c’è stata un’impietosa conferma: questo Milan è una squadra senza senso, con giocatori che non giocano, un allenatore che non allena e un dirigente (Ibra) che forse dirige, sì, ma non con la stessa riuscita delle sue attività pubbliche e social. Il Milan non aveva nulla del Milan. Nemmeno la maglia, incredibilmente privata dei colori rosso e nero perfino nello stemma. Ma il grigio fumo della maglia è un colore perfino tengo, rispetto al profondo nero di una prestazione indecifrabile.

    Sinceramente, poteva finire anche con tre o quattro gol in più del Parma. Che è una squadra giovane, vogliosa, ordinata e grintosa. Allenata da un tecnico che non si riempie la bocca con le frasi fatte tipo dominio del gioco, pressing alto e partenza dal basso. Solo fatti, niente parole. Il contrario del Milan che ha giocatori lenti, annoiati, disordinati e irritanti. Non si salva nessuno, a parte un po’ Reijnders e Pavlovic per qualche entrata vivace. Nemmeno Leao per un dribbling: uno, non di più, eppure non sembra consapevole della sua prova imbarazzante. Tutto il resto è sbagliato e da rifare. Magari ripartendo da Fofana. Ma basterà?

    @sandrosabatini

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