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Questione San Siro, l'incontro tra Milan, Inter ed il Comune: richiesta la verifica del vincolo storico prima del 2025
OGGI L’INCONTRO – Dopo quanto riportato da La Repubblica negli scorsi giorni, si può confermare che, nella giornata di oggi, è stato programmato un incontro – come caldeggiato dallo stesso primo cittadino del capoluogo lombardo che spingeva per accelerare sul nuovo dossier - per la famosa condizione su San Siro. I rappresentanti dei club milanesi, infatti, incontreranno quest’oggi il sindaco di Milano Beppe Sala e la soprintendente Emanuela Carpani, con il focus puntato sulla vicenda legata allo stadio ed al vincolo – storico per interesse culturale che potrebbe cadere a partire dal 2025 - che sta limitando il progetto dei due club.
NUOVI PASSI – Prima di compiere ulteriori passi in avanti, Milan ed Inter vogliono fare luce sul possibile abbattimento del Meazza e sul referendum indetto dai comitati che chiedono la conservazione dell’impianto. Anche lo stesso Paolo Scaroni – presidente del Milan intervenuto al Foglio Sportivo 2023 – ha analizzato le ipotesi per il futuro della società rossonera: “Noi, come Milan, valutiamo tante possibilità. San Siro ha grandi punti di domanda, ogni passaggio col Comune rende tutto economicamente meno attrattivo. A parte questo, abbiamo degli interrogativi che cominceremo ad affrontare presto. In parallelo, noi del Milan non rinunciamo a studiare altre ipotesi: ne abbiamo in mente un paio, realistiche, fuori dal comune di Milano. Lavoriamo anche su queste, perché non possiamo limitarci ad avere un'unica ipotesi su un tema così importante. Certo, costruire uno stadio è un'esperienza titanica: in qualunque situazione ci sono delle opposizioni agguerrite che obbligano a fare un passo indietro. Deadline? Credo che entro questa estate arriverà una decisione".
L'INCONTRO - Tenutosi questa mattina a Palazzo Marino, Milan ed Inter hanno incontrato il Comune di Milano e la soprintendente Emanuela Carpani, alla quale è stato chiesto di verificare la sussistenza, in positivo od in negativo, dei requisiti di interesse culturale su San Siro, senza stare ad attendere il 2025, anno in cui la struttura del secondo anello raggiungerà i 70 anni dalla sua nascita, facendo così scattare l'obbligo di verifica.
SERVE UNA RISPOSTA - L’urgenza deriva dalla necessità delle squadre di poter procedere nell’iter per la realizzazione del nuovo impianto. Il Comune ritiene di dover evitare la presenza di due stadi adiacenti e funzionanti, non ritenendo ciò gestibile per il conseguente impatto su traffico, inquinamento acustico e sicurezza. Si attende una risposta definitiva in tempi brevi.