Questione Ferraris, Bucci: 'Disposti a venderlo'; Zarbano e Romei: 'Lavoriamo insieme'
A confermare l'interesse blucerchiato è il sindaco di Genova, Marco Bucci: "La Sampdoria si è fatta avanti, ma mi piacerebbe che fossero le due squadre cittadine, quindi anche il Genoa, ad acquistare il Ferraris" ha detto il numero uno di Palazzo Tursi all'edizione genovese de La Repubblica. Il prezzo, però, non è ancora stato stabilito: "Aspettiamo la perizia, mica detto che lo diamo via per 10 milioni... Spero valga di più perché abbiamo tanti progetti da finanziare, tra cui la funicolare che dal Porto Antico porta al Lagaccio". Comunque sia, ricorda Bucci, lo stadio eventualmente andrà all'asta: "C’è da seguire l’iter di legge, quindi è necessaria una gara. L’amministrazione è disposta a vendere lo stadio ad una società indipendente che sia in grado di rivalutarlo, ristrutturalo, aggiungere funzionalità che oggi mancano come bar e ristoranti, e che sia in grado di garantire l’accessibilità alle due maggiori squadre e agli eventi straordinari. Questa operazione non deve essere un terremoto, ma un’occasione di rilancio che non penalizza nessuno. Premesso che per legge chiunque può acquistarlo, la conditio sine qua non è che Genoa e Samp, con o senza quote, rimangano dentro e che la gestione sia affidata a una società, spero tutta genovese".
Il Genoa, dal canto suo, sembra intenzionato a partecipare ad un'eventuale gestione del Ferraris. A dirlo è l'amministratore delegato rossoblù, Alessandro Zarbano: "Lo stadio siamo pronti ad acquistarlo insieme alla Sampdoria, ma in questo momento ogni dichiarazione è prematura". Le parti, però, si riaggiorneranno: "C’è un appuntamento col sindaco Bucci, già fissato entro il mese di gennaio, che chiarirà molte cose in questo senso" conferma l'a.d. del Genoa.
Una versione, quella di Zarbano, confermata anche dal braccio destro di Ferrero, l'avvocato Antonio Romei: "Stiamo facendo tutto con il Genoa, stiamo lavorando assieme" ha ribadito sempre a La Repubblica l'avvocato romano. "La palla è in mano al Comune, noi sulla loro decisione non possiamo che osservare, ben sapendo tra l’altro che la vendita presuppone un bando pubblico come obbligo di legge. Siamo ancora ad una fase preliminare, l’unica cosa certa è la volontà da parte delle due società di riqualificare lo stadio con un progetto. Confermo che con Zarbano ci siamo già visti - conclude Romei - e ancora ci incontreremo, nell’attesa che il Comune definisca le regole d’ingaggio".