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Questa Lazio è da Champions: super Zaccagni, Immobile a un passo dalla storia
Immobile, acciaccato, non ha brillato ma il suo lo ha fatto. Come Milinkovic, sempre più padrone del ruolo di interno multitasking. Impeccabile la difesa laziale, che ha lasciato le briciole ad Arnautovic e soci. Insomma si fa la festa in casa biancazzurra, le nubi sembrano dissipate e la corsa alla zona coppe europee non è un miraggio. Campane martello e allarme rosso per il Bologna, sovrastato e battuto senza remissione e senza giustificazione. Primo tempo timidissimo dei ragazzi rossoblù, concluso sotto di un gol, il rigore ingenuamente provocato da Soumaoro e trasformato da Immobile, gol numero 19 in campionato, 142 con la maglia laziale e un centro da Silvio Piola. La ripresa è stata un po' più gagliarda e intraprendente dal centro campo in su, senonché il Bologna lo ha pagato concedendo la doppietta allo scatenato Zaccagni, maramaldeggiante sul legnoso Soumaoro.
La Lazio arriva dall'altalena, Leonessa a Firenze, agnellino a Milano. Bologna avanti al piccolo trotto (4 punti nelle ultime 8): sulla carta una partita fra deluse in cerca di se stesse. Sarri e Mihajlovic, vecchi amici, non si concedono sconti. Biancazzurri col classico 4-3-3, Immobile recuperato a guidare l'attacco. Bologna nei panni consueti, il 3-5-2 con Hickey e Dijks sugli esterni e il trio Schouten-Svanberg e Soriano a chiudere la cerniera di centrocampo. Ne deriva che la Lazio allarga il gioco sugli esterni, saltando il centrocampo rossoblù, palleggio e possesso palla degli uomini di Sarri e imbucate improvvise da Lazzari, Marusic, Pedro e Zaccagni a cercare Immobile, Pedro e Milinkovic. La musica laziale con la direzione d'orchestra di Luis Alberto, il solito Toscanini del pallone.
L'equilibrio nel punteggio dura un giro di walzer. 12', Soumaoro in disimpegno in area palla al piede si libera di Zaccagni allargando il braccio destro colpisce il volto del laziale, l'arbitro Piccinini a due passi, fischia il calcio di rigore. Orsato al Var conferma la decisione. Mihajlovic sorride amaro in panca e discute col quarto uomo Volpi. Dal dischetto Immobile, destro chirurgico e Lazio avanti 1-0. Gol numero 19 in campionato, 23 in stagione, sono 173 con la maglia biancazzurra, ad un solo gol dal mito Piola. In campionato sono 142.
Il Bologna accusa il colpo, la Lazio in surplace macina il suo gioco: gestione del pallone e accelerate improvvise nei trenta metri finali, peraltro sterili nei sedici metri. Un destro dalla distanza di Milinkovic disturba Skorupski, Dijks fa un assist involontario a Immobile e Skorupski rimedia al pelo. Il match è saldo in mano all'Aquila sarriana, finalmente concentrata e discretamente rabbiosa, il Bologna viceversa annaspa, chiude discretamente sul giropalla laziale ma di replicare non se ne parla. Primo bagliore rossoblù quasi alla mezz'ora, un colpo di testa flebile di Soriano assorbito facile da Strakosha. Sarri, allarmato, richiama i suoi, non vuole rilassamenti e distrazioni.
La Lazio fatica a trovare l'ultimo passaggio però non perde mai il filo del gioco. Il Bologna non dà ritmo alla manovra, Lucas Leiva davanti alla difesa toglie fiato e spazio ad Arnautovic, l'uomo che potrebbe ribaltare i valori in campo. Capita un ghiotto pallone a Dijks (riabilitato da Mihajlovic dopo le bizze) solo sul palo lungo, il tiro dell'olandese è scentrato. Iniziative estemporanee del Bologna, nessun filo conduttore del gioco a parte della squadra di Sinisa, non si notano cambi di passo, accelerate, verticalizzazioni profonde: ingredienti che sono il sale del calcio, specie per la squadra costretta a risalire la corrente del risultato. Timidi in mezzo al campo, velleitari in attacco, i bolognesi chiudono bene dietro con Soumaoro, Medel e Theate su Immobile, Pedro e Milinkovic. Senonché si tratta di recuperare il gol di Immobile non difendere lo 0-0.
Cartellino giallo per Luis Alberto, diffidato, salterà la trasferta di Udine. Sarri sacramenta e si capisce, lo spagnolo è la luce che illumina la squadra. Giallo anche per Medel, a centrocampo arrota le caviglie di Pedro e salterà lo Spezia per squalifica. 1-0 Lazio al riposo e il verdetto non è ingiusto, sebbene l'ingenuità di Soumaoro sotto gli occhi di Piccinini abbia subito indirizzato il match verso la sponda laziale del Tevere. Questi gesti scomposti sono sempre difficili da valutare e però un difensore non dovrebbe permetterseli nei sedici metri fatali. A scanso di brutte sorprese...
Ripresa. Dijks sostituito da Kasius, uno dei nuovi dal mercato invernale, e fuori anche Soriano per Barrow. Mihajlovic sceglie il tridente d'attacco per tentare l'assalto a Strakosha. Alla prima azione proprio Kasius trova in cross il tacco ravvicinato di Arnautovic, Skorupski fa muro col corpo. Il tridente bolognese è piuttosto un triangolo, Arnautovic arretra risucchiando Leiva e lascia Orsolini a Barrow di punta, aprendo spazi ai compagni. Replica-Lazio dal solito Immobile (mancini, in tribuina avrà preso not) il destro volante è alto. Ancora Bologna, destro schioccante di Schouten, largo.
E' finalmente un Bologna virilizzato, baricentro alto e difesa che accetta il rischio di essere tagliata fuori dai lanci della Lazio a scavalcarla. Ma tant'è. Chi non risica non rosica. Puntualmente la Lazio colpisce. Illuminazione sopraffina di Luis Alberto, sul taglio perfetto in area si avventa Zaccagni, Schouten sfiora appena il mancino dell'ex Verona e il 2-0 della Lazio è in banca. L'Aquila vola alta e si prende qualche confidenza, l'uno a due in area fra Marusic e Immobile è una chicca che Skorupski e Theate neutralizzano al pelo. Lazzari imperversa sull'out di destra, Theate avrebbe bisogno di aiuti in raddoppio per assorbire le volate dell'ex Spal. Fuori Soumaoro per Bonifazi e giallo per Lucas Leiva, pure lui out per squalifica a Udine. Sfuggito a Luiz Felipe, Arnautovic punge due volte dalle parti di Strakosha raccogliendo le briciole. Il destino è già scritto. Ennesima volatona di Lazzari lungo l'out di destra, perfetto l'invito a centroaerea per Zaccagni, bruciato Bonifazi, scodella nel sacco il 3-0. Prima doppietta laziale per Zaccagni. Un bijou l'avvio dell'azione fra Luis Alberto e Pedro. I piedi nel calcio fanno sempre la differenza.
Sarri da tregua a Pedro e Lucas Leiva per Felipe Anderson e Cataldi. Il match è virtualmente agli archivi si tratta di risparmiare ai veterani fatiche inutili e pensare al viaggio portoghese col Porto; e in prospettiva alla trasferta spinosa di Udine dove farà a meno degli squalificati Luis Alberto e Lucas Leiva e dell'infortunato Lazzari. Non è poco. Esordio italiano per Aebischer, subentrato a Schouten.
Liberate dall'assillo del risultato le squadre giocano sciolte, abitate da pensieri leggeri, sebbene di umori opposti. Anderson di qua e Barrow di là tentano la sorte, Lazio e Bologna si sono allungate e si concedono reciprocamente ampi spazi. Accademia, per la gioia del pubblico laziale che canta a squarciagola. Standing ovation per Zaccagni, l'eroe di giornata, sostituito da Moro e toh chi si rivede, Radu, alla presenza numero 400 con la Lazio. Basic per Milinkovic e festa grande in casa Lazio. Purtroppo al centesimo scatto Lazzari si abbatte al suolo tenendosi la coscia destra. Flessori in tilt. Lazzari chiede di uscire, Sarri ha esaurito i cambi, la freccia laziale deve lasciare il campo sorretto dai massaggiatori. Bruttissima perdita. Il buio oltre la siepe sembra diradato. Si attendono conferme. Porto e Udine diranno tutta la verità sulla Lazio sarriana.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Lazio - Bologna 3-0 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 13' p.t. Immobile (rig.) (L), 10' s.t. Lazzari (L), 17's.t. Zaccagni)
Assist: 10' s.t. Luis Alberto (L), 17's.t. Lazzari (L)
Lazio (4-3-3) Strakosha; Lazzari, Luiz Felipe, Patric (dal 32's.t. Radu), Marusic; Milinkovic-Savic (dal 36' s.t. Basic), L. Leiva (dal 19's.t. Cataldi), L. Alberto; Pedro (dal 19's.t. F. Anderson), Immobile, Zaccagni (dal 32's.t. Moro). All. Sarri
Bologna (3-5-2) Skorupski; Soumaoro (dal 12's.t. Bonifazi), Medel, Theate; Dijks (dal 1's.t. Kasius), Svanberg, Schouten (dal 20' s.t. Aebischer), Soriano (dal 1's.t. Barrow), Hickey (dal 32's.t Vignato); Orsolini, Arnautovic. All. Mihajlovic
Arbitro: Marco Piccini – Sez. di Forlì
Ammoniti: 19' p.t. Svanberg (B), 39' p.t. Luis Alberto (L), 44' p.t. Medel (B), 13' s.t. Leiva (L)
Espulsi: -