Napoli, quel che resta di Fabian Ruiz: serve chiarezza tattica per non perderlo
ALLAN REGISTA, FABIAN MEZZALA? – Primo esperimento col 4-3-3 (Allan regista, Fabian mezzala), bocciatissimo dallo stesso Gattuso. Forse non dovrebbe nemmeno fare testo, a dire il vero, visto l’atteggiamento generale dei giocatori del Napoli a inizio partita. Ma anche questo parlare sempre di testa e mentalità alla fine può risultare un alibi. Non a caso l’ex allenatore del Milan appena ha potuto ha messo mano al centrocampo, invertendo a inizio ripresa le posizioni di Fabian Ruiz e Allan. Nel primo tempo infatti la regia di Allan non aveva funzionato. Il gioco si concentrava prevedibilmente a sinistra, dalla parte di Insigne, mentre impoveriva a destra, dove gravitava un impalpabile Callejon, in catena con Fabian e Di Lorenzo. Ecco un lancio impreciso di Allan, preferito a una potenziale sequenza di passaggi corti che meglio avrebbero attivato le qualità del compagno di reparto spagnolo.

Sull’intercetto di Gagliolo, tuttavia, Fabian Ruiz è molle e impreparato, non aggredisce la palla vagante e resta a metà strada, concedendo di fatto il contropiede agli avversari. Una vera e propria costante del primo tempo, che di certo non sarà sfuggita all’occhio preoccupato di Gattuso.

La cattiva regia di Allan, sommata alla poca aggressività di Fabian, ha portato Gattuso a una logica conclusione, per quanto provvisoria: invertire i ruoli ai due centrocampisti.
IL LATO DESTRO DEL NAPOLI - Bisogna aggiungere a ciò la poca qualità nel palleggio di Manolas, un fattore anche questo. Il greco, appariscente in certi recuperi, osannato a inizio stagione come grande acquisto, ha di fatto contribuito ad abbassare il livello della costruzione ragionata degli azzurri. Albiol era un’altra cosa. Qui sotto Fabian anticipato è certamente ancora molle, ma il passaggio di Manolas è una forzatura evitabile.

In sostanza, Fabian Ruiz da mezzala destra rischia di rimanere confinato in una terra dove ha poche occasioni di dialogo. Si trova alla periferia del gioco. Ecco perché a volte nel primo tempo contro il Parma migrava sulla trequarti o addirittura superava l’asse centrale del campo. Per trovare connessioni migliori.
COSE CHE NON PIACCIONO A RINGHIO – Questo modo di interpretare il ruolo tuttavia non è detto che piaccia a Gattuso e, soprattutto, che faccia bene a questo 4-3-3 del Napoli, in cui Zielinski fa l’altra mezzala. Il rischio è quello di scoprire un fianco alle ripartenze degli avversari. Ecco un esempio: qui sotto, mentre Gattuso chiede il cambio di gioco per Di Lorenzo, Insigne infila per lo spagnolo, dietro la mediana degli emiliani.

Fabian Ruiz, anziché stoppare il pallone (un brutto pallone), fa un velo per Milik. Cattiva idea: Iacoponi intercetta e innesca la transizione del Parma.

Mentre il solo Allan prova a metterci una pezza uscendo in ritardo su Barillà (che la toccherà subito per Gervinho), si vedono Fabian Ruiz e Zielinski praticamente fermi, entrambi su un lato del campo. Da un possibile vantaggio posizionale a un guaio enorme. Insigne cammina, i due terzini del Napoli sono aperti. Tre contro due per il Parma.

FABIAN REGISTA, UNA NECESSITÀ? – Per tutti questi motivi, a inizio ripresa Gattuso ha spostato in cabina di regia Fabian Ruiz. E il Napoli ha cominciato a girare meglio. D’altronde lo spagnolo ha visione e pulizia di passaggio. Inoltre Allan mezzala destra il suo lo fa, lo sappiamo dai tempi di Sarri. Insomma, il Napoli diventava più pericoloso tra le linee, grazie al tempo dei filtranti di Fabian Ruiz.

L’ALTERNATIVA – Non c’è alternativa? Se Gattuso vuole insistere col 4-3-3 (magari a causa di una probabile partenza di Mertens), o il Napoli trova un regista vero nel mercato di gennaio, o i registi attuali sono solo due, ed entrambi adattati: Fabian Ruiz o addirittura Zielinski, che Ancelotti aveva provato come vertice basso contro il Bologna, in un 4-3-3 molto azzardato. Il primo tempo bisogna essere onesti non andò male, quel giorno. Anzi. Venne oscurato dalla seconda frazione di gioco e dal risultato finale.

FATTI PER IL 4-4-2? – C’è però un dato di fatto: questa squadra è stata costruita per giocare il calcio a due punte di Ancelotti. Non è un caso se il pareggio provvisorio col Parma il Napoli l’abbia ottenuto soltanto con l’ingresso di Mertens per un centrocampista, ossia dopo essere passato al 4-4-2 o 4-2-4.

Dopo Napoli-Parma ho letto tanti brutti voti per Fabian Ruiz, ma il secondo tempo dello spagnolo era certamente da salvare. E no, Gattuso non ha perso per aver inserito un attaccante in più. Ha perso per aver subito un contropiede assurdo nel finale, lasciando una prateria inconcepibile a Gervinho.
CARTOLINA DA ANFIELD – Non si dica che questa squadra fatica a difendere con la linea a quattro in mediana. Che non sa correre indietro coi centrocampisti. Se non lo fa è perché non c’è con la testa. Possibile non ricordi nessuno la partita di Anfield? C’erano Fabian Ruiz e Allan lì in mezzo. Soltanto poche settimane fa.
