Quel buffo balletto fra Totti e la Reggina
Tutto parte nel pomeriggio di ieri, quando il sito ufficiale della Reggina pubblica una foto-notizia con un titolo da pieno eccitamento: “Il presidente Luca Gallo incontra Francesco Totti: 'Una grande emozione'”. La notizia riferisce della visita fatta da Francesco Totti e dai suoi colleghi dell'agenzia CT10 presso la sede romana della M&G, società di cui il presidente della Reggina è proprietario. Eccitato come un groupie, Gallo ha fatto pubblicare due foto dal sito ufficiale del club: una con Totti, l'altra con Vincent Candela, che di CT10 è un collaboratore. Foto notevoli soprattutto per il variegato arredamento che s'intravede: un Buddha, un tavolo da biliardo, uno da ping pong (o almeno così sembra), un bersaglio per il gioco delle freccette e un inquietante crocifisso a grandezza naturale (LEGGI QUI).
Il testo della notizia informa che Gallo, insieme al ds reggino Massimo Taibi e al collaboratore Luca Patti hanno tenuto con Totti e Candela un “meeting conoscitivo per mettere le basi ad una possibile collaborazione futura considerando i tanti giovani che fanno parte della scuderia dell’agenzia CT10 Management”.
Una notizia apparentemente innocente. Certo non la più sconcertante che il sito web della Reggina abbia ospitato, specie se si torna con la memoria al modo in cui venne presentata nell'estate 2020 l'acquisizione del difensore Thiago Cionek (QUI).
Ma subito dopo la pubblicazione quel testo deve aver generato fibrillazione. Il motivo è sempre quello: Francesco Totti sta lavorando come se fosse un agente o no? Non ne avrebbe i titoli, e infatti lui nega recisamente e sostiene di dedicarsi soltanto allo scouting (QUI). E in termini formali la struttura di CT10 Management fa rilevare che è tutto in regola, poiché come confermato da visura camerale estratta prima di andare online il socio maggioritario dell'agenzia (al 51%) è l'agente Giovanni Maria Demontis, in possesso di regolare licenza Fifa, mentre Totti detiene il 49% delle quote. Che poi i patti sociali stabiliscano una distribuzione degli utili per cui all'ex capitano della Roma tocchi il 90% e al socio agente (trascritto “De Montis” nell'atto) il 10% è altro discorso.
Ma la di là delle forme resta il fatto che sul reale ruolo di Totti sta cercando di fare chiarezza la Procura Federale (QUI). E quest'indagine sarà un bene per tutti. Innanzitutto per lo stesso Totti, che avrà finalmente modo di fare chiarezza. Tenuto conto di ciò si comprende come mai l'eccitato annuncio di Gallo via sito web del club abbia creato grattacapi nella giornata di ieri. Un imbarazzo crescente di cui è testimonianza la seconda notizia sul tema pubblicata ieri dal sito di Reggina 1914, in serata. Intitolata “Il club ringrazia l'amministratore unico e legale rappresentante della CT10 Srl Giovanni Demontis”, essa riferisce che il socio di maggioranza di Totti era presente all'incontro di cui era stata data notizia in precedenza (QUI/). Come a dire: “Ahò, ce stava pure lui!”. L'effetto è lo stesso di quella scena di “Hollywood party” in cui Peter Sellers prova a rimediare ai danni combinati in bagno (QUI).
Non sappiamo se la vicenda si chiuda qui e dunque infine se ne riderà soltanto per l'improntitudine comunicativa di Gallo. E tuttavia rimarrebbe una questione non secondaria da chiarire: in cosa consisterebbe questa collaborazione che dovrebbe essere avviata fra Reggina 1914 e CT10 Management? E cosa vuole dire “considerando i tanti giovani che fanno parte della scuderia”? Fino a prova contraria i giovani sono tesserati per società di calcio, e con esse dovrebbe interloquire Reggina 1914. Potrebbe risponderci il presidente Gallo? Magari anche con una bella videoconferenza, da postazione accanto al crocifisso.