Quattro passaporti, tre nazionali, un futuro tra Under 19 e mercato: Italia, ecco Koleosho
I Retegui e gli Zapelli fanno più notizia e riempiono le pagine dei giornali anche in questi giorni di lento distacco dalle tematiche lasciate in eredità dalle partite affrontate dalla nostra Nazionale. Ma l'attualità colorata di azzurro è fatta anche di tante piccole storie di giocatori che la nostra federazione - grazie all'importante lavoro svolto dalla sua rete degli osservatori - ha iniziato a seguire ed inseguire in giro per l'Europa e per il mondo per arricchire il bacino a cui attingere, anche a livello di selezioni giovanili. Chiunque possieda i requisiti, si va dagli italiani di Germania Chiarodia (gioiello del Werder Brema e perno dell'Under 19), Onofrietti Texeira (Borussia Dortmund, selezionato per gli ultimi due impegni dell'Under 18) e Mazzone (attaccante del Wolfsburg) agli altri argentini e sudamericani già finiti sul taccuino del ct Mancini, ha una possibilità oggi di iniziare un percorso con le nostre selezioni e divenire così un candidato a figurare nella squadra A. L'ultimo esempio arriva dall'Under 19 fresca di qualificazione all'Europeo di categoria a Malta del prossimo luglio: l'attaccante classe 2004 Luca Warrick Daeovie Koleosho (foto figc.it).
I 4 PASSAPORTI - Una storia da giramondo per uno dei maggiori talenti dell'Espanyol e della Liga. Già 4 presenze in prima squadra tra la fine della passata stagione (ha battuto il record del "connazionale" Musah del Valencia tra i giocatori Usa in Spagna) e quella attualmente in corso, ma soprattutto un percorso incredibile che dal Conneticut e dagli Stati Uniti lo ha portato in Canada prima e nell'Europa del grande calcio poi. Con la prospettiva - perché no - di diventare un prospetto da seguire per il mercato italiano e un ventaglio di possibilità piuttosto ampio sulla nazionale per la quale giocare nel calcio dei grandi. Eh sì, perché oggi Koleosho è il volto nuovo dell'Under 19 di mister Alberto Bollini - nella partita decisiva contro il Belgio per strappare la qualificazione è stato uno degli uomini in più - ma sul futuro chissà. Figlio di papà nigeriano e in possesso del passaporto statunitense, mamma canadese ma di origine italiane. Ed è proprio negli Usa che il ragazzo inizia il suo cammino nelle nazionali giovanili, con l'Under 15 e l'Under 20 poi prima di trasferirsi a Montreal e abbracciare il progetto prospettatogli dalla federcalcio canadese. Che lo convoca per l'Under 20 e addirittura lo inserisce nella pre-lista per i Mondiali del Qatar per volontà del ct Herdman, che lo aveva selezionato a giugno 2022 per un'amichevole e due impegni di Concacaf Champions League e altri due test contro Uruguay e Qatar prima della Coppa del Mondo. Senza collezionare alcun minuto in campo.
UOMO MERCATO? - E' in questo contesto che si inseriscono la FIGC e l'allenatore dell'Under 19 Bollini, che premono per averlo e, dopo uno stage precedente alla Fase Elite di qualificazione, lo aggregano al gruppo che in Germania ha fatto l'impresa eliminando i padroni di casa, Belgio e Slovenia. L'Italia ci crede e per lui ha in mente un ruolo sempre più da protagonista. Attaccante esterno di grande velocità e molto bravo nel creare la superiorità numerica, si candida ad avere la sua ribalta a Malta (dove non ci saranno nemmeno due superpotenze come Francia ed Inghilterra) e un domani anche sul mercato. Il suo primo contratto da professionista scade nel 2024 e la possibilità di mettersi in vetrina nell'Europeo può essere un'ulteriore slinding door per l'uomo dai quattro passaporti.
I 4 PASSAPORTI - Una storia da giramondo per uno dei maggiori talenti dell'Espanyol e della Liga. Già 4 presenze in prima squadra tra la fine della passata stagione (ha battuto il record del "connazionale" Musah del Valencia tra i giocatori Usa in Spagna) e quella attualmente in corso, ma soprattutto un percorso incredibile che dal Conneticut e dagli Stati Uniti lo ha portato in Canada prima e nell'Europa del grande calcio poi. Con la prospettiva - perché no - di diventare un prospetto da seguire per il mercato italiano e un ventaglio di possibilità piuttosto ampio sulla nazionale per la quale giocare nel calcio dei grandi. Eh sì, perché oggi Koleosho è il volto nuovo dell'Under 19 di mister Alberto Bollini - nella partita decisiva contro il Belgio per strappare la qualificazione è stato uno degli uomini in più - ma sul futuro chissà. Figlio di papà nigeriano e in possesso del passaporto statunitense, mamma canadese ma di origine italiane. Ed è proprio negli Usa che il ragazzo inizia il suo cammino nelle nazionali giovanili, con l'Under 15 e l'Under 20 poi prima di trasferirsi a Montreal e abbracciare il progetto prospettatogli dalla federcalcio canadese. Che lo convoca per l'Under 20 e addirittura lo inserisce nella pre-lista per i Mondiali del Qatar per volontà del ct Herdman, che lo aveva selezionato a giugno 2022 per un'amichevole e due impegni di Concacaf Champions League e altri due test contro Uruguay e Qatar prima della Coppa del Mondo. Senza collezionare alcun minuto in campo.
UOMO MERCATO? - E' in questo contesto che si inseriscono la FIGC e l'allenatore dell'Under 19 Bollini, che premono per averlo e, dopo uno stage precedente alla Fase Elite di qualificazione, lo aggregano al gruppo che in Germania ha fatto l'impresa eliminando i padroni di casa, Belgio e Slovenia. L'Italia ci crede e per lui ha in mente un ruolo sempre più da protagonista. Attaccante esterno di grande velocità e molto bravo nel creare la superiorità numerica, si candida ad avere la sua ribalta a Malta (dove non ci saranno nemmeno due superpotenze come Francia ed Inghilterra) e un domani anche sul mercato. Il suo primo contratto da professionista scade nel 2024 e la possibilità di mettersi in vetrina nell'Europeo può essere un'ulteriore slinding door per l'uomo dai quattro passaporti.