Quasi 2 miliardi di euro sul mercato, la Premier League fa un altro sport: il Nottingham Forest spende di più del City!
La finestra estiva del calciomercato non si è ancora conclusa, ma la Premier League viaggia già a ritmo di record, a ribadire una volta di più il clamoroso strapotere del calcio inglese rispetto a tutte le altre leghe europee. Il primato di spesa dell'estate 2017, quella da 1,3 miliardi di sterline, è stato già sorpassato, senza tenere conto ancora dei 72 milioni di sterline (più 10 di bonus) che il Manchester United verserà nelle casse del Real Madrid per assicurarsi Casemiro e i movimenti in entrata previsti da qui fino al prossimo 1° settembre. A mezzogiorno di ieri, le 20 formazioni di Premier hanno già raggiunto la quota di 1,465 miliardi di sterline e nei primi posti della classifica dei club più "spendaccioni" spuntano realtà insospettabili.
NOTTINGHAM SOGNA - Guarda tutti dall'alto verso il basso il Chelsea del post-Abramovich: il nuovo proprietario Todd Boehly starà regalando molti degli esuberi di lusso della formazione di Tuchel - Lukaku e Werner su tutti - ma sin qui non si è fatto problemi ad aprire il portafogli, investendo qualcosa come 179 milioni di sterline, 210 milioni di euro al cambio, ma l'impressione è che non sia ancora finita. Dopo Cucurella, Sterling, Koulibaly e i giovanissimi Chukwuemeka e Casadei, l'allenatore del Blues si aspetta ancora qualcosa in difesa e in attacco: Fofana del Leicester e Aubameyang del Barcellona sono i primi nomi della lista e, messi insieme, valgono un ulteriore esborso di 110-120 milioni di euro. Il "solito" Manchester City, che ha messo a disposizione di Guardiola Haaland e Julian Alvarez insieme a Phillips e Sergio Gomez, ha messo sul tavolo il più classico dei centoni ma ha anche incassato dalle cessioni qualcosa come 167 milioni di sterline, lasciando la palma di secondo classificato al Nottigham Forest. Ebbene sì, una squadra che non assaporava l'ebbrezza di giocare in Premier dal lontano 1999, ha già messo a disposizione del tecnico Steve Cooper qualcosa come 142 milioni, staccando società ben più blasonate come Arsenal, Liverpool, Tottenham e Manchester United.
ARRIVA LO UNITED - La sensazione è che le ultime due settimane di trattative daranno modo proprio ai Red Devils di correggere a suon di assegni a nove zeri una programmazione sin qui disastrosa e un inizio di campionato da incubo. Tolto l'arrivo di Eriksen da parametro zero, gli ingaggi dei soli Malacia ed Edson Alvarez sono costati circa 72 milioni, ai quali si aggiungeranno a breve gli altrettanti garantiti per Casemiro e, secondo quanto riferiscono gli ultimi rumors da Oltremanica, il tesoretto che i mancuniani sono disposti ad offrire all'Ajax per cedere l'attaccante brasiliano Antony dopo il "no" alla più recente proposta da 80 milioni. Cifre che fanno spavento e che dimostrano, qualora che ce ne fosse bisogno, che il campionato inglese viaggia ormai a livelli difficilmente raggiungibili in giro per l'Europa. Un caso? Assolutamente no, semplicemente la conseguenza di una programmazione e di una capacità di valorizzare un prodotto venduto in tutti gli angoli del globo come nessun'altro. Mentre gli altri, Serie A in primis, restano a guardare. Con invidia e il rammarico di non aver saputo capitalizzare quando a comandare eravamo noi.
NOTTINGHAM SOGNA - Guarda tutti dall'alto verso il basso il Chelsea del post-Abramovich: il nuovo proprietario Todd Boehly starà regalando molti degli esuberi di lusso della formazione di Tuchel - Lukaku e Werner su tutti - ma sin qui non si è fatto problemi ad aprire il portafogli, investendo qualcosa come 179 milioni di sterline, 210 milioni di euro al cambio, ma l'impressione è che non sia ancora finita. Dopo Cucurella, Sterling, Koulibaly e i giovanissimi Chukwuemeka e Casadei, l'allenatore del Blues si aspetta ancora qualcosa in difesa e in attacco: Fofana del Leicester e Aubameyang del Barcellona sono i primi nomi della lista e, messi insieme, valgono un ulteriore esborso di 110-120 milioni di euro. Il "solito" Manchester City, che ha messo a disposizione di Guardiola Haaland e Julian Alvarez insieme a Phillips e Sergio Gomez, ha messo sul tavolo il più classico dei centoni ma ha anche incassato dalle cessioni qualcosa come 167 milioni di sterline, lasciando la palma di secondo classificato al Nottigham Forest. Ebbene sì, una squadra che non assaporava l'ebbrezza di giocare in Premier dal lontano 1999, ha già messo a disposizione del tecnico Steve Cooper qualcosa come 142 milioni, staccando società ben più blasonate come Arsenal, Liverpool, Tottenham e Manchester United.
Premier League clubs have today (Friday) broken the record for one summer's transfer spending, with 12 days of this window remaining.
— Nick Harris (@sportingintel) August 19, 2022
The £1.465bn so far beats the £1.43bn from 2017. Seven of the 20 clubs have spent £100m+ each, led by Chelsea & Forest. pic.twitter.com/AJyq1Y4KmM
ARRIVA LO UNITED - La sensazione è che le ultime due settimane di trattative daranno modo proprio ai Red Devils di correggere a suon di assegni a nove zeri una programmazione sin qui disastrosa e un inizio di campionato da incubo. Tolto l'arrivo di Eriksen da parametro zero, gli ingaggi dei soli Malacia ed Edson Alvarez sono costati circa 72 milioni, ai quali si aggiungeranno a breve gli altrettanti garantiti per Casemiro e, secondo quanto riferiscono gli ultimi rumors da Oltremanica, il tesoretto che i mancuniani sono disposti ad offrire all'Ajax per cedere l'attaccante brasiliano Antony dopo il "no" alla più recente proposta da 80 milioni. Cifre che fanno spavento e che dimostrano, qualora che ce ne fosse bisogno, che il campionato inglese viaggia ormai a livelli difficilmente raggiungibili in giro per l'Europa. Un caso? Assolutamente no, semplicemente la conseguenza di una programmazione e di una capacità di valorizzare un prodotto venduto in tutti gli angoli del globo come nessun'altro. Mentre gli altri, Serie A in primis, restano a guardare. Con invidia e il rammarico di non aver saputo capitalizzare quando a comandare eravamo noi.