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Quarant’anni dopo Toro Scatenato, Martin Scorsese riprova con Tyson
Da "Lassù qualcuno mi ama" con Paul Newman a "Il Colosso di argilla" sulla vita di Primo Carnera a "Io sono il più grande” che era e rimane il mitico Alì fino alla serie di Rocky Balboa. Tutti grandi successi con soddisfazione estrema per le Major produttrici. Naturalmente per arrivare a tanto era indispensabile poter raccontare personaggi di grande spessore dentro e fuori dal ring. Cosa oggi praticamente impossibile per la carenza di materia prima.
Scorsese non si è perso d’animo e per tentare di replicare il successo di “Toro Scatenato” ha deciso di puntare tutto sulla figura dell’ultimo e vero gladiatore del ring. Sarà Jamie Foxx a interpretare la parte di Mike Tyson, l’Iron man del pugilato, sul set che verrà allestito prestissimo dal grande regista. Si tratterà della chiusura naturale di un cerchio che era stato aperto dallo stesso Tyson il giorno in cui diventò il più giovane campione del mondo a quello in cui finì in galera condannato per aver violentato la giovane Desirèe Washington. In mezzo tante storie di droga, di sesso, di violenza e di alcolismo. Infine il riscatto e la conversione all’Islam a chiudere una vita esagerata ma giusta per un film che nelle mani di un maestro come Scorsese ha tutte le caratteristiche per essere un capolavoro.