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    Quanto è costato Luiz Adriano: l'ultimo 'regalo' di Galliani è la buonuscita

    Quanto è costato Luiz Adriano: l'ultimo 'regalo' di Galliani è la buonuscita

    Nell'estate del 2015 Silvio Berlusconi stanziò quasi 100 milioni per rinforzare la squadra dell'allora tecnico Sinisa Mihajlovic, reduce da una buona stagione alla Sampdoria.  Il miglior acquisto fu senza ombra di dubbio Alessio Romagnoli dalla Roma, arrivato a fronte di un corrispettivo di 25 milioni più una percentuale sula futura rivendita. Molto diverso il giudizio per i vari Andrea  Bertolacci, arrivato anch'esso dai giallorossi per 21 milioni, Carlos Bacca dal Siviglia e, sopratutto Luiz Adriano dallo Shakhtar Donetsk.

    ALTI COSTI, POCA RESA - Proprio quello relativo all'attaccante brasiliano è un caso piuttosto particolare. Al club rossonero era costato ben 14 milioni tra costo del cartellino e commissioni al suo agente Gilmar Veloz. Troppi, considerando che aveva solo un anno di contratto ancora con il suo club, lo Shakhtar Donetsk. Senza dimenticare un ingaggio faraonico, da top player assoluto: 5 milioni a stagioni per 5 anni.  Le grandi aspettative non sono state ripagate sul campo, dove il rendimento è stato assolutamente deficitario. 4 gol in campionato in 31 presenze, 2 in coppa Italia su 3 gare disputate.

    CHE BUONUSCITA - L'epilogo della storia in rossonero di Luiz Adriano è arrivato nel gennaio scorso, al termine di una lunga trattativa con lo Spartak Mosca. C'erano da convincere la famiglia e il giocatore stesso, che tutto sommato a Milano stava bene nonostante lo scarso utilizzo. Il Milan voleva assolutamente risparmiare 25 milioni potenziali sul lordo dell'ingaggio che avrebbe dovuto pagare in questa stagione e nei prossimi anni all'attaccante brasiliano. Per questo motivo è stata decisiva la lauta buonuscita, resa nota dalla presa visione del bilancio relativo all'esercizio del 2016 di cui vi riportiamo integralmente il testo: “3,2 milioni di euro di indennità di buon uscita relativa ad un calciatore ceduto definitivamente nel corso della campagna trasferimenti di gennaio 2017”. Questo è solo l'ultimo esempio lampante di una gestione poco oculata delle risorse destinate al mercato e al patrimonio tecnico e che, in parte, ha contribuito all'alta situazione debitoria in cui versa il club. 

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