AFP via Getty Images
Quando il Chievo di Delneri stava prendendo Drogba: il retroscena di mercato
DIDIER NEL MIRINO - Nel 2002 ad avergli rubato l'occhio era un attaccante che giocava in Francia, nel Guingamp. Si chiamava Didier Drogba. All'epoca poco più che uno sconosciuto: 3 gol in 11 partite in Ligue 1 a 24 anni; non grandi numeri, ma Sartori in quel ragazzo aveva visto del potenziale. E non si sbagliava. Andò due a vederlo due volte in Francia allo Stade municipal de Roudourou, e fu ancora più convinto di prenderlo. Un confronto col presidente Campedelli prima di contattare il Guingamp: 'Ci piace molto quell'attaccante ivoriano, Drogba. Vorremmo trattarlo, quanto costa?".
SALTA TUTTO - La risposta dei francesi arriva forte e chiara: per meno di 1 milione di euro non si muove. Oggi fa sorridere pensando a quello che ha fatto Didier nel calcio, ma all'epoca nessuno poteva prevedere una carriera del genere. "1 milione di euro..." ripensava Sartori, cercando un modo per provare a convincere il presidente a tirare fuori quella cifra. Alta, altissima per una piccola società come quella gialloblù. Troppo alta, nonostante il potenziale del giocatore. Così Drogba al Chievo saltò per quel milione, ma a Sartori rimane il merito di aver avuto l'intuizione giusta. E Didier? L'anno successivo andrà al Marsiglia, il resto è storia.
@franGuerrieri