Quando gli acquisti di gennaio cambiano la stagione: i 10 colpi migliori del mercato invernale nella storia della Serie A

Edgar Davids alla Juventus, dicembre 1997: 'mela marcia' al Milan, uomo in più per la Juve di Lippi. Primo olandese nella storia bianconera, il centrocampista si rivela da subito un innesto fondamentale per i bianconeri verso lo scudetto, il primo dei tre vinti a Torino. Un solo gol in 20 presenze nei primi sei mesi juventini, ma un rendimento ad altissimi livelli.
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Alvaro Recoba al Venezia, gennaio 1999: all'Inter era diventato l'ultima scelta, Beppe Marotta con un'intuizione lo porta nella Laguna per una missione disperata, salvare gli arancioneroverdi dopo un avvio di campionato da incubo con soli 4 gol segnati in 16 partite. El Chino arriva in prestito dai nerazzurri e a Venezia compie il miracolo: va in doppia cifra di reti con la tripletta alla Fiorentina come ciliegina sulla torta, assieme all'insperata salvezza per la squadra dell'allora presidente Zamparini. Cinque mesi magici che hanno rilanciato Recoba, ricordato ancora con grande affetto in laguna.


Hidetoshi Nakata alla Roma, gennaio 2000: il vero colpo dello scudetto giallorosso 2000/01. Arrivato dal Perugia, il giapponese non sempre riesce ad avere spazio per il dualismo con Totti, ma trova comunque il modo di essere decisivo, soprattutto nella sfida-verità con la Juventus: entra al posto di Totti con la Roma sotto 2-0, segna e propizia il 2-2 di Montella per un pareggio che, a conti fatti, risulterà un risultato chiave nel trionfo dei capitolini.

Giuseppe Rossi al Parma, gennaio 2007: vero e proprio salvatore dei Ducali. Il Manchester United lo manda al Newcastle nella prima parte di stagione ma non va bene, Pepito a gennaio così torna nella sua Parma, lasciata ai tempi delle giovanili, per provare a salvare la squadra allenata da Pioli (poi sostituito da Ranieri) dopo un avvio di stagione negativo. Lui non tradisce le aspettative, anzi: subito gol decisivo contro il Torino, il primo dei 9 realizzati, oltre a 4 assist, in 19 partite, timbrando il cartellino nelle tre sfide cruciali con Livorno, Palermo e soprattutto Messina (doppietta). Missione compiuta, Ferguson covinto nel riaccoglierlo a Manchester e retto il confronto con il trasferimento più celebre di quel mercato invernale, l'approdod di Ronaldo al Milan.

Goran Pandev all'Inter, gennaio 2010: è il tassello che perfeziona la squadra di Mourinho verso il Triplete. I nerazzurri lo prelevano dopo la burrascosa rottura del macedone con la Lazio, lo Special One lo mette subito tra i titolarissimi e lui ripaga con 3 gol, tra cui la punizione nel derby, 6 assist e un rendimento costantemente al top.

Mark van Bommel al Milan, gennaio 2011: il Bayern lo regala gratuitamente ai rossoneri, Allegri ringrazia e piazza l'olandese al centro del centrocampo per blindare il centrocampo, togliendo Pirlo dalla cabina di regia. L'esordio con il Catania è da brividi, doppio giallo ed espulsione, ma da lì non si ferma più e si rivela l'arma in più per lo scudetto, anche senza trovare mai la via del gol con i rossoneri.

Mario Balotelli al Milan, gennaio 2013: sempre rossoneri protagonisti con l'arrivo di un altro ex Inter nel mercato invernale. Galliani lo porta a Milano dal Manchester City, Balo va al centro del tridente con El Shaarawy e Niang ed è decisivo per il 3° posto del Milan, valido per l'accesso in Champions League: 12 gol in 13 presenze, numeri che certificano una seconda metà di stagione da urlo.

Radja Nainggolan alla Roma, gennaio 2014: i giallorossi lo prelevano dopo tre anni e mezzo da leader a Cagliari vincendo la concorrenza della Juve, il belga cambia il volto del centrocampo della Roma e la aiuta a competere con i bianconeri per il titolo fino alle battute finali del campionato.

Mohamed Salah alla Fiorentina, gennaio 2015: dopo una prima parte di stagione da esubero al Chelsea, la Fiorentina scommette su di lui e fa bene. Nonostante non sia convinto della soluzione viola, l'egiziano stravolge la stagione della squadra di Montella, 9 gol in 26 presenze e gigliati trascinati per un'altra volta in Europa League.

Fikayo Tomori al Milan, gennaio 2021: ultimo in ordine di tempo in questo elenco, una delle chiavi per il ritorno in Champions del Diavolo. Quando Maldini e Massara lo prendono dal Chelsea tanti storcono il naso, l'inglese invece si prende in poco tempo la titolarità al fianco di Kjaer e contribuisce a blindare la difesa. Un muro che riesce anche a togliersi lo sfizio di segnare nel 3-0 del Milan in casa della Juventus: non a caso, in estate, il Milan decide di acquistarlo a titolo definitivo dai Blues investendo poco meno di 30 milioni di euro.