Qualità del gioco, Leao maturo, i frutti della cessione Tonali. Così il Milan può smentire tutti i pronostici
Il primo. Contro il Bologna, la qualità del gioco e delle giocate della squadra, prima ancora che dei nuovi arrivati, è stata alta ed ha appagato il bisogno di spettacolo, connotato irrinunciabile del milanismo da Berlusconi in poi.
Il secondo. Pur in una serata non brillantissima, Leao ha dimostrato di possedere le stimmate del fuoriclasse. Le sue fughe, accompagnate dalla velocità e abbinate ad un controllo della palla straordinario, confermano che siamo in presenza di un talento puro. Al quale, adesso, Pioli chiede continuità di rendimento in un contesto profondamente mutato.
Il terzo. La cessione di Tonali, tanto esecrata dai sostenitori di Paolo Maldini, si sta rivelando non solo una mossa azzeccata perché ha finanziato il mercato, ma anche uno strumento per dare a Pioli la squadra che voleva. Si può essere felici in due e il Milan e Tonali, per il momento, lo sono.
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Resta da capire dove il Milan potrà arrivare in campionato, riscattando una stagione che l’anno scorso è stata totalmente grigia, se si fa eccezione per la semifinale di Champions League. Prima dell’avvio della serie A, nei consueti pronostici che anche calciomercato.com ha pubblicato, avevo indicato il Napoli come vincitore dello scudetto, l’Inter seconda, la Juventus terza e il Milan quarto. Ovviamente non c’è ragjone per cambiare parere. Certo che, sul piano del gioco, Juventus e Milan hanno offerto il meglio. E se, giocando meglio, si hanno più probabilità di successo, potrebbero, nei prossimi mesi, essere più vicine a Napoli e a Inter di quanto, in molti, avevamo previsto.