Quale futuro per il brand marketing nel calcio?
Mariano Tredicini ha avuto modo di rispondere ad una domanda arrivata da uno spettatore del cafè: "Quali meccanismi potranno in futuro stimolare l’engagement social?".
“Un contenuto sempre più di valore. Con TIM stiamo organizzando la prossima TIM Data Room per seguire il prossimo campionato dal punto di vista del dato, monitorando sia ciò che accade sugli spalti che in campo. Dalla realizzazione di questi contenuti, che è un qualcosa che abbiamo già fatto, dal primo fantacalcio basato sui dati che si chiamava il Fanta Serie A TIM, si svelano una serie di contenuti dal grandissimo tasso di engagement e che sui social volano benissimo. Contenuti che creano un livello di narrazione che oggi mi pare non esserci”.
Lucio Napolitano ha raccontato, partendo dalla sua esperienza con Italiaonline, l’evoluzione di una partnership con i brand dal punto di vista degli editori e dei media.
“Una delle sfide che tutti gli operatori hanno è quella di trovare delle soluzioni che siano win-win, vincenti quindi sia per l’editore, sia per il brand. Noi abbiamo delle esperienze che ci portano a pensare che il mondo del calcio si stia arricchendo di nuovi elementi. Se penso agli Europei penso a tutte quelle attività relative al gaming che stanno ruotando attorno al mondo del calcio e in particolare ora attorno alla Nazionale.
Per gaming intendo quelle soluzioni di gamification pensate per un brand. Le persone oggi sono cariche del classico adv media ma apprezzano di più quando il brand che sponsorizza un progetto permette all’utente di vivere un’esperienza innovativa”.
Per quanto riguarda i settori più presenti nella raccolta pubblicitaria: “Nell’anno della pandemia, quindi della stagione appena conclusa, la raccolta pubblicitari fatta sulle sponsorizzazioni di maglia ha raggiunto in Italia (Serie A e Coppa Italia, ndr) la cifra di 170 milioni €. Giusto per capire quanto questa industria sia scalabile e interessante. Tra le industrie maggiormente attive, storicamente il calcio riceve di più dall’automotive, proprio perché ci deve essere un collegamento tra la sponsorizzazione e il pubblico. Oggi ci sono anche piattaforme che 10 anni fa non consideravamo nemmeno, parlo ad esempio di realtà come Fantacalcio o il mondo degli esports. Dovendo stilare una lista direi: automotive, food and beverage e poi gli operatori come TIM”.
Prossima puntata, mercoledì 30 giugno alle 14:30 dal titolo “Innovazione e calcio: tra possibilità e necessità strategica” con Ivan Ortenzi (BIP), Massimo Caputi e Luigi Di Maso (Social Media Soccer).