Quagliarella in lacrime: 'Minacciato di morte, accusato di essere pedofilo e camorrista. Ora l'incubo è finito'
Autore del pareggio contro il Cagliari al Ferraris, l'attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella ha parlato a Sky Sport al termine dell'incontro, lasciandosi andare alle lacrime dopo un incubo lungo anni: "Finalmente dopo anni di tormenti il mio stalker ai tempi di Napoli è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione, si trattava di un poliziotto che mi ha fatto vivere un vero inferno. Sono state dette tante cattiverie sul mio passaggio dal Napoli alla Juventus, si è parlato di camorra, pedofilia, calcioscommesse... Tutto falso, il motivo del mio passaggio in bianconero è dipeso solo da questo stalker. E' stato pesantissimo vivere con questo tormento per tanti anni. Stavo benissimo lì, ero a casa, ma sono stato condizionato da una vicenda che si è trasformata in un incubo, non lo auguro a nessuno, non potevo uscire di casa, io e tutta la mia famiglia. Ringrazio la giustizia per aver stabilito la verità. La causa è semplicemente questa, io ho accusato, ho tenuto botta perché non è facile, non lo auguro a nessuno assolutamente perché tutti abbiamo diritto di vivere una vita libera e serena al di fuori di qualsiasi ambito lavorativo. Non poter uscire di casa e sentirsi minacciato che da un momento all’altro potesse succedere qualcosa, a me, alla mia famiglia, ai miei nipoti, ai miei fratelli, è stato devastante sentire tante cattiverie dette dopo il mio passaggio alla Juve".