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Quagliarella, rinnovo e gol: con lui e un super Praet la Samp annusa l'Europa
Primo tempo sonnacchioso, in tono con la giornata piovosissima e uggiosa. Ripresa di gran carriera da parte della Sampdoria che sfonda due volte in tre minuti - dal 21' al 24' - con Caprari e Quagliarella (gol numero 136 in serie A per l’immortale capitano blucerchiato) innescati al bacio da Praet: il belga ha giocato un secondo tempo stratosferico, finalmente all'altezza del suo notevole talento. Il Parma? Bravo soltanto a far muro e quando si è trattato di cambiar pelle (4-4-2 e poi 3-4-1-2) per tentare di risalire lo svantaggio (D'Aversa ha inserito Ceravolo, Ciciretti e infine Stulac per Siligardi, Gagliolo e Scozzarella) non è riuscito a tornare in partita. Una sola occasione, con il destro di Ciciretti murato da… Murru all'altezza del dischetto del calcio di rigore. Inglese poveretto si è battuto con coraggio ma è finito stritolato nella morsa Tonelli-Andersen. Troppo poco per avanzare recriminazioni. Mancavano Gervinho e Grassi (che ha terminato la stagione), ma insomma D'Aversa deve riflettere: conviene adottare un piano B in attesa del rientro dell'ivoraiano?
Atmosfera natalizia sugli spalti, i tifosi delle due squadre celebrano l'antichissimo gemellaggio scambiandosi cori festosi e vicendevolmente elogiativi e uno striscione blucerchiato dà il bentornato in A agli emiliani. Purtroppo il clima amicale nel primo tempo si trasferisce per lunghi tratti anche sul terreno di gioco allentato dalla pioggia che ha continuato a cadere dalla prima mattinata per tutto il match. Il Parma fa il Parma, con un pizzico di prudenza in più del solito. D'Aversa ha impostato un 4-5-1 che incastra i suoi nella propria metà campo con gli esterni d'attacco (parola grossa) Siligardi e Biabiany incollati dietro la linea del centrocampo, quasi all'altezza della linea dei difensori. Fatalmente la Sampdoria viene risucchiata in avanti e la celebre linea difensiva di Giampaolo (100esima partita sulla panchina doriana) si dispone addirittura dalle parti del cerchio del centrocampo, accollandosi i rischi del caso. Che tuttavia si riveleranno numericamente assai scarsi. Il palleggio insistito della squadra blucerchiata in quell'ingorgo di maglie biancocrociate non sortisce effetti apprezzabili. Il ritmo è inspiegabilmente basso e le geometrie della Sampdoria risultano scontate e facilmente leggibili dai difensori parmensi. E quando Murru, Caprari o Sala si azzardano ad alzare il pallone, scodellandolo in mezzo all'area di rigore, buonanotte: le torri centrali del Parma, Bruno Alves e Bastoni, domano facilmente i guizzi dei piccoletti di casa. Quagliarella, reduce da cinque partite con sei gol segnati, allarga spesso sul secondo palo, invitando a centro area Ramirez, preferito a Saponara nonostante la prodezza balistica dell'ex Milan che aveva fruttato il rocambolesco pareggio con la Lazio, Ci vuol altro per far saltare il catenaccio del Parma e difatti nei primi 45' le emozioni si contano sulle dita di una mano.
La prima palla-gol capita al Parma (14'), sul un calcio d'angolo battuto da Scozzarella, la correzione di testa di Iacoponi è troppo larga. La risposta della Sampdoria tarda fino alla mezz'ora. Quagliarella, favorito da un rimpallo, spara sul primo palo ma trova i guantoni di Sepe. Ancora Parma al 34': Inglese, innescato lungo da Biabiany, si trova a tu per tu con Tonelli, lo aggira e serve Siligardi in area che cincischia e quando scarica il sinistro trova gli stinchi di Andersen. Due minuti dopo Rigoni in piena area tocca il pallone col braccio sinistro, Pairetto (che stava al Var in Lazio-Sampdoria e invitò Massa e visionare il fallo del presunto rigore, poi concesso tra mille polemiche) chiede lumi al Var. Piccinini lo toglie dall'imbarazzo rilevando una posizione di fuorigioco di due giocatori della Sampdoria. L'arbitro torinese ha diretto bene, con polso e senza dannosi autoritarismi. La sua designazione da parte di Rizzoli, visto il freschissimo precedente con la Sampdoria, poteva rivelarsi una mela avvelenata. Pairetto ha tenuto i nervi a posto, gli occhi bene aperti e merita un applauso.
Ripresa. La musica cambia. Giampaolo deve aver sturato le orecchie dormienti e i suoi danno avvio ad una sarabanda che dura l'intero prima quarto d'ora. Ritmo finalmente alto, trame a due tocchi, i terzini (Sala e Murru) in costante appoggio alle offensive orchestrate da un Praet uscito dal lungo letargo, che giganteggia e diventa padrone della fascia destra, assistito da Sala, sostituto dello squalificato e infortunato Bereszynski. L'ex Verona nei panni dell'esterno di attacco fa valere la sua tecnica che ha spinto Giampaolo a definirlo inferiore soltanto allo juventino Cancelo! Subito una palla gol per Linetty (assist di Caprari), il tocco incrociato sotto misura del mediano polacco non sorprende Sepe che si rifugia in corner. Siligardi prova a replicare ma sul suo tiro Tonelli si immola facendogli scudo. Poi di nuovo tanta Sampdoria, Sepe scalcia in corner un pallone fuoriuscito da una furibonda mischia a due passi dalla porta, ancora Linetty si esibisce in una semirovesciata che manda il palone in gradinata. Il Parma abbozza, come si dice a Roma, non riesce ad uscire dagli ultimi venti metri, subisce e si affida a Sepe che al 14' smanaccia in angolo un tiro cross da destra di Sala che si era trasformato in una velenosa parabola. Il gol è nell'aria e arriva al minuto 21: Sala taglia dentro a favore di Praet che guadagna la linea di fondo e serve un pallone radente sul quale Caprai si avventa e infila da due passi per l'1-0. Meritato, a quel punto: del Parma non c'è più traccia in attacco. Retroscena. Giampaolo stava meditando di sostituire Ramirez o Caprari quando il piccolo razzente attaccante di scuola romanista ha infranto l'equilibrio del match. Il cambio arriva subito dopo e Caprari esce tra gli applausi. Il raddoppio arriva in rapidissima sequenza: 24', ancora Praet taglia il campo sulla destra come l'arcangelo Michele con lo spadone e calibra una parabola arcuata che va a spegnersi sulla fronte di Quagliarella, appostato sul palo lungo: zuccata imperiosa e gol. Sono 136 in A e 8 in campionato. Fabio sta segnando consecutivamente da sei giornate. Ah, la notizia è che Quagliarella ha trovato l'accordo con la società e in settimana firmerà il prolungamento del contratto al 2020. Lo aveva anticipato alla vigilia Giampaolo, confermato il ds Osti pochi minuti prima dell’inizio del match e benedetto il presidente Ferrero a fine gara. Che volete di più?
Il resto della gara è pura accademia: la Sampdoria gioca leggera e si diverte, il Parma tenta l'impossibile cambiando uomini (dentro Ceravolo. Ciciretti e Stulac), schemi e atteggiamento. Troppo tardi. I giochi sono fatti. Un'occasione in mischia per Ciciretti (salvata da Murru), ma l'ultimo acuto è di Saponara subentrato a Ramirez. Dribbling a serpentina dritto pe dritto e destro che Sepe allarga in corner con la punta delle dita. Sarebbe stato troppo. Forse. La Sampdoria torna a riveder le stelle e annusa di nuovo profumo d'Europa. Il Parma rientra nei ranghi. Per champagne e prefiche però è ancora presto.
IL TABELLINO
Sampdoria-Parma 2-0 (primo tempo 0-0)
Marcatori: 20' s.t. Caprari (S), 24' s.t. Quagliarella (S).
Assist : 20' s.t., 24' s.t. Praet (S),
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Sala, Tonelli, Andersen, Murru; Praet, Ekdal, Linetty; Ramirez (37' s.t. Saponara); Caprari (23' s.t. Defrel), Quagliarella (43' s.t. Kownacki). All. Giampaolo.
Parma (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Bastoni, Gagliolo (30' s.t. Ciciretti); Rigoni, Scozzarella (36' s.t. Stulac), Barillà; Siligardi (23' s.t. Ceravolo), Inglese, Biabiany. All. D'Aversa.
Arbitro: Pairetto della sezione di Nichelino.
Ammoniti: 42' p.t. Murru (S), 15' p.t. Scozzarella (P), 43' Linetty (S).