AMRABAT (Marocco/Fiorentina) 6,5:  di qua dalla metà campo è impeccabile nelle due fasi, tanto in costruzione quanto nello schermare i due centrali. Quando supera la linea di centrocampo, tuttavia, dove i passaggi richiesti si fanno più complessi e meno geometrici, manca di un pizzico di creatività, a volte anche di precisione. Col pensiero della diffida in testa, è bravo a conciliare solidità e correttezza, così da evitare il temuto cartellino.

BROZOVIC (Croazia/Inter) 6: più verticale con le gambe che nella testa, la sua regia è fatta soprattutto di passaggi orizzontali, ma poi si smarca con inserimenti interessanti e si fa trovare spesso là davanti. Nella ripresa sfiora il gol con un tiro dalla lunetta parato da Courtois.

SABIRI (Marocco/Sampdoria) 6: dopo il gol al Belgio trova spazio dal primo minuto contro il Canada. Confermato nel centrocampo a tre come mezzala sinistra, rischia di segnare anche stavolta, ma il suo tiro a botta sicura viene murato da Vitoria. Esce al 64’ per Amallah.

PASALIC (Croazia/Atalanta) 5,5: entra al 63’ per Kramaric, e va a occupare la posizione di esterno destro nel 4-3-3 di Dalic, non proprio il suo habitat. Almeno si sacrifica in ripiegamento.

LUKAKU (Belgio/Inter) 4: entra a inizio ripresa al posto di Mertens, ha un tempo intero per salvare il Belgio dalla catastrofe. Palo clamoroso al 59’, l’occasione fin lì più ghiotta della partita. Sfortuna o Big Rom sceglie l’angolo sbagliato? Poco più tardi un errore ancor più clamoroso: incornata a porta vuota e palla alta sopra la traversa. Nel finale sempre peggio: prima tenta la deviazione d’esterno, solo a due metri dalla porta, e la butta fuori, poi l’incredibile ‘panciata’ sul cross di Hazard, ancora più vicino alla linea. Insomma, trasforma l’attacco del Belgio, sì, ma da sterile a sciupone.