AFP/Getty Images
PSG, servono 80 milioni: ecco chi può prendere Lucas, Di Maria e Draxler
Trapp, Pastore, Ben Arfa, ma soprattutto Draxler, Lucas e Di Maria: 194,5 milioni di euro pronti a essere rimessi in circolazione già nel mercato di gennaio per questioni di bilancio. Una campagna acquisti faraonica come quella che ha consentito la scorsa estate al Paris Saint Germain di investire 238 milioni di euro sul mercato, 222 dei quali per pagare la clausola rescissoria di Neymar, e una proiezione di altri 150 per acquistare a titolo definitivo Kylian Mbappé dopo il prestito della stagione in corsa, non poteva lasciare indifferenti i vertici europei e non produrre conseguenze. Nonostante la presenza alle spalle di uno stato dalla risorse economiche illimitate come il Qatar, il Fair Play Finanziario non fa sconti nessuno e il PSG si è impegnato a rimettersi alle regole garantendo alla Uefa di aumentare a stretto giro di posta di 80 milioni di euro i propri introiti per incorrere in sanzioni.
STELLE SBIADITE - Nel dossier presentato alla commissione che si occupa del FPF lo scorso 5 ottobre, il club del presidente Nasser Al-Khelaifi una strategia strutturata in tre parti per riuscire a colmare lo squilibrio creato dall'incredibile campagna acquisti che ha avuto nello scippo al Barcellona di uno dei suoi uomini di spicco il punto più alto. Più ancora che le entrate da sponsor e televisioni, sarà fondamentale sfoltire una rosa divenuta improvvisamente abbondante e ingombrante per il tecnico Unai Emery, costretto a dare il via libera a giocatori di cui in altre circostanze si sarebbe sbarazzato. Clamoroso ed emblematico i casi di Julian Draxler, giunto meno di un anno fa per 40 milioni di euro dal Wolfsburg e pronto a fare il percorso inverso e ripresentarsi in Bundesliga, dove il Bayern Monaco è pronto ad accoglierlo per pianificare da subito il dopo Ribery. E altrettanto incredibile sarà l'addio del Fideo Di Maria, per cui si cercherà una sistemazione in Cina, campionato in grado anche a gennaio di mettere sul piatto una proposta che possa alleviare il dolore per la perdita di un patrimonio tecnico di grande valore.
SPONSOR E TV - L'approdo a Parigi di una stella già affermata e in piena rampa di lancio del firmamento mondiale come Neymar e l'astro nascente del calcio europeo come Mbappé possono essere il passepartout per provare a ridiscutere al rialzo le condizioni economiche con Nike ed Emirates, i due principali sponsor del Paris Saint Germain, rispettivamente per 25 milioni e 30 milioni di euro a stagione. Infine, ci sono i diritti tv e il market pool e il Monaco, principale rivale nella passata e nella attuale stagione, può diventare un prezioso alleato. La probabile eliminazione nella fase a gironi di Champions League consentirebbe al PSG di mettersi in tasca una fetta più grande dei 75 milioni di euro stanziati dalla Uefa per le formazioni francesi. La corsa contro il tempo è partita, ma a Parigi sono convinti di poter far ricredere molte delle malelingue che avevano gridato allo scandalo dopo l'affaire Neymar, seppur con un Draxler e un Di Maria in meno.
STELLE SBIADITE - Nel dossier presentato alla commissione che si occupa del FPF lo scorso 5 ottobre, il club del presidente Nasser Al-Khelaifi una strategia strutturata in tre parti per riuscire a colmare lo squilibrio creato dall'incredibile campagna acquisti che ha avuto nello scippo al Barcellona di uno dei suoi uomini di spicco il punto più alto. Più ancora che le entrate da sponsor e televisioni, sarà fondamentale sfoltire una rosa divenuta improvvisamente abbondante e ingombrante per il tecnico Unai Emery, costretto a dare il via libera a giocatori di cui in altre circostanze si sarebbe sbarazzato. Clamoroso ed emblematico i casi di Julian Draxler, giunto meno di un anno fa per 40 milioni di euro dal Wolfsburg e pronto a fare il percorso inverso e ripresentarsi in Bundesliga, dove il Bayern Monaco è pronto ad accoglierlo per pianificare da subito il dopo Ribery. E altrettanto incredibile sarà l'addio del Fideo Di Maria, per cui si cercherà una sistemazione in Cina, campionato in grado anche a gennaio di mettere sul piatto una proposta che possa alleviare il dolore per la perdita di un patrimonio tecnico di grande valore.
SPONSOR E TV - L'approdo a Parigi di una stella già affermata e in piena rampa di lancio del firmamento mondiale come Neymar e l'astro nascente del calcio europeo come Mbappé possono essere il passepartout per provare a ridiscutere al rialzo le condizioni economiche con Nike ed Emirates, i due principali sponsor del Paris Saint Germain, rispettivamente per 25 milioni e 30 milioni di euro a stagione. Infine, ci sono i diritti tv e il market pool e il Monaco, principale rivale nella passata e nella attuale stagione, può diventare un prezioso alleato. La probabile eliminazione nella fase a gironi di Champions League consentirebbe al PSG di mettersi in tasca una fetta più grande dei 75 milioni di euro stanziati dalla Uefa per le formazioni francesi. La corsa contro il tempo è partita, ma a Parigi sono convinti di poter far ricredere molte delle malelingue che avevano gridato allo scandalo dopo l'affaire Neymar, seppur con un Draxler e un Di Maria in meno.