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PSG-Real Madrid, il veleno nella coda: quanti gol dopo il 75'
MOTIVI DI INTERESSE – Sono senza dubbio molteplici i motivi che spingeranno milioni di telespettatori a rimanere incollati davanti la TV per assistere al match. Qui ne abbiamo individuati tre, rappresentanti il passato, il presente e il futuro. Il primo, relativo al passato, si riconduce al ritorno di Carlo Ancelotti a Parigi, città dove ha allenato per una stagione e mezza vincendo nel 2012/13 una Ligue 1. Nei tre precedenti contro i parigini l’allenatore non ha mai vinto. Il secondo, riguardante il presente, è legato a Leo Messi che ritrova la nemica di sempre per la prima volta con una maglia diversa rispetto a quella blaugrana. Sarà il 46esimo incrocio assoluto tra la Pulce e il Real Madrid, il bilancio finora pende a favore dell’argentino che in diciannove occasioni è uscito vittorioso realizzando anche ventisei reti. Il terzo, che volge lo sguardo verso il futuro, risponde al nome di Kylian Mbappé. Il talento francese, autore finora di una stagione superlativa (21 gol stagionali), andrà in scadenza di contratto il prossimo giugno e le voci di un suo approdo a parametro zero alla corte di Florentino Perez sono sempre più insistenti. Il patron delle merengues sarebbe disposto ad accordare uno stipendio monstre di 50 milioni di € pur di favorire il trasferimento del classe ’98. Ci sarebbe stato un quarto motivo altrettanto interessante, ovvero Sergio Ramos che ritroverà la sua ex squadra, ma il difensore spagnolo non prenderà parte al match di andata per un infortunio al polpaccio.
LA CURIOSA STATISTICA – PSG e Real Madrid, com’era facilmente preventivabile, sono in testa ai rispettivi campionati nazionali con un buon margine sulle inseguitrici. Mentre la squadra d’Oltralpe ha già fatto terra bruciata intorno a sé (sono addirittura tredici i punti di vantaggio sulla seconda, il Marsiglia); gli spagnoli sono primi con un margine di quattro punti sul Siviglia in virtù dei due pareggi negli ultimi tre incontri. Le due squadre, che possono vantare anche i migliori attacchi delle rispettive leghe, hanno in Mbappé e Benzema i due bomber per eccellenza. Un altro punto di contatto è la sorprendente eliminazione di entrambe nelle coppe nazionali per mano del Nizza (ottavi) e Athletic Bilbao (quarti). Approfondendo le statistiche stagionali delle due formazioni abbiamo evidenziato un altro dato molto singolare, cioè il numero di reti siglate negli ultimi 15’. E’ un’informazione statistica che può avere due chiavi di lettura: da un lato ci indica che non sono due squadre schiacciasassi come siamo abituati a credere; dall’altro sottolinea la caparbietà e voglia di vincere che mettono fino all’ultimo secondo di gara. Dalle parole ai fatti. Il Paris Saint-Germain per 17 volte in questa stagione ha segnato almeno una rete nell’ultimo quarto d’ora (15 in campionato, 1 in Champions League, 1 in Coupe de France), ciò gli ha permesso di ottenere diciassette punti in più in Ligue 1. A conti fatti, senza questi gol Verratti e compagni non sarebbero primi in classifica. Addirittura sette di queste reti, tutte decisive, sono arrivate nei minuti di recupero (Lione 94’, Metz 95’, St.Etienne 91’, Lens 92’, Lorient 91’ e Rennes 93’). Inferiori ma non meno importanti i numeri fatti registrare dal Real Madrid che per 15 volte ha segnato nell’ultimo quarto d’ora (10 in campionato, 3 in Champions League, 1 in Copa del Rey e 1 in Supercopa de España). Grazie a questi gol i Blancos hanno ottenuto nove punti in più in Liga, un passaggio del turno nella coppa nazionale e soprattutto hanno vinto la Supercoppa contro il Barcellona. Senza queste fondamentali reti il Real Madrid dunque si ritroverebbe dietro al Siviglia in classifica. Per finire sottolineamo come negli ultimi quattro precedenti tra le due squadre 7 dei 14 gol messi a segno sono arrivati nell’ultima parte di gara. Le due difese sono avvisate.