Il PSG è il re del mercato: spende più dei cinesi, perché nessuno lo critica?
PARIS-SAINT GERMAIN RE DEL MERCATO - Il club di Nasser Al-Khelaifi si è ripreso lo scettro di signore del mercato ed ha superato, per milioni spesi, i tanto criticati club cinesi. Il Paris-Saint Germain, infatti, nel solo mese di gennaio ha speso oltre 70 milioni di euro per prelevare Julian Draxler dal Wolfsburg e Gonçalo Guedes dal Benfica. 42 i milioni investiti sul talento tedesco, che veniva da un avvio di stagione non certo brillante in Bundesliga, e 30 più bonus per il portoghese classe '96 indicato come il nuovo Cristiano Ronaldo. Un fiume di milioni che, però, non ha incontrato le dure critche dell'opinione pubblica europea, troppo concentrata a commentare le assurde offerte cinesi.
LA CLASSIFICA - Certo, nella top 3 dei club che hanno investito di più nel mercato di gennaio ci sono due club cinesi: lo Shanghai Sipg che ha speso 60 milioni per Oscar e lo Shanghai Shenhua, che ha portato Tevez in Cina; ma non si può ignorare il fatto che in vetta ci sia proprio il Psg, che ancora una volta si è imposto sul resto del mondo nel mercato. E anche sul fronte ingaggi i francesi non hanno paura di competere con le società cinesi; il club di Al-Khelaifi, infatti, versa oltre 12 milioni all'anno a Thiago Silva, circa 10 a Di Maria e più di 9 a Draxler e Cavani; cifre che pongono il club di Parigi ampiamente in vetta alla classifica del monte ingaggi in Ligue 1 e tra i primi in tutta Europa.
RAZZISMO MILIONARIO - Se negli anni scorsi le prese di posizione indignate erano tutte per gli sceicchi del Paris-Saint Germain e del Manchester City, accusati di spendere senza criterio, oggi le critiche si concentrano solo sui club cinesi, che, però, come dimostrano i numeri, non spendono più dei parigini. Ad infastidire e preoccupare, in realtà, non sono i tanti milioni spesi, quanto il fatto che il campionato cinese stia cercando di conquistarsi una posizione predominante a livello globale a discapito proprio dei tornei europei; ecco perché, per istinto di conservazione, gli amanti del calcio del Vecchio Continente si sono lanciati in una crociata mediatica contro le spese cinesi, dimenticandosi che, alla fine della fiera, chi spende di più ha la sua sede proprio nel cuore dell'Europa, a Parigi per la precisione.