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    PSG, Mbappé rifiuta l'Al-Hilal e aspetta il Real Madrid: la strategia di Florentino Perez

    PSG, Mbappé rifiuta l'Al-Hilal e aspetta il Real Madrid: la strategia di Florentino Perez

    • Gabriele Stragapede
    Silenzio. Se si dovesse trovare una parola per definire e racchiudere il momento che sta vivendo Kylian Mbappé nell’ultimo periodo è proprio silenzio. Il fenomeno francese ha scelto la via più semplice ma più efficace per rispondere alla presa di posizione di Nasser Al-Khelaifi e del Paris Saint-Germain. Un silenzio che, come un fulmine che squarcia il cielo, è stato interrotto solo da qualche faccina sorridente sui social, a commentare il divertente tweet di Giannis Antetokounmpo, propostosi ironicamente anche lui all’Al-Hilal. Ma se il numero 7 parigino, ufficialmente fuori squadra dopo essere stato estromesso dalla tournée asiatica che il PSG sta disputando proprio in questi giorni, ha scelto di non comunicare più le sue scelte e le sue decisioni, c’è chi, invece, sta spingendo per arrivare, nel più breve tempo possibile, a una soluzione.

    UN’OFFERTA GIA’ ACCETTATA – Mbappé, in realtà, è già stato sin troppo chiaro, la sua posizione è trasparente: rispettare il contratto con il PSG – scadenza giugno 2024 – non attivando, entro il prossimo 31 luglio, la clausola unilaterale di prolungamento annuale presente nel suo accordo, lasciando così la capitale francese a parametro zero, durante la prossima estate. Più semplice di così. Il problema si deve alla volontà (esattamente opposta) del patron Nasser Al-Khelaifi, rimasto scioccato, quanto allibito – insieme a tutto il tifo parigino – dalla decisione del proprio uomo simbolo di abbandonare a zero Parigi. Il presidente del Paris, conscio della situazione che si è venuta a delineare, lo scorso 5 luglio aveva dato un ultimatum a Mbappé: rinnovare o trovarsi una nuova sistemazione quest’estate. Un ultimatum non rispettato dall’attaccante transalpino. Ed è per questo che, in fretta e furia, la disperazione di perdere un patrimonio del calcio mondiale come Mbappé senza incassare nemmeno un centesimo, ha portato Al-Khelaifi ad accettare la proposta dell’Al-Hilal: 300 milioni al PSG e 700 di ingaggio al giocatore per un accordo annuale. Una cifra folle, già accettata (visti anche i primi 30 milioni netti da versare al giocatore per la clausola fedeltà a partire dal 1° agosto) e fuori da ogni parametro. Ma anche qui sorge un problema: il classe ‘98 non ha alcuna intenzione di perdere un anno della sua carriera in Arabia Saudita. L’intenzione, infatti, è chiara: andare al Real Madrid.

    LA STRATEGIA DI FLORENTINO – A Madrid, intanto, il presidente Florentino Perez dimostra grande serenità. Il tempo, d’altronde, gioca a suo favore. Più ci si avvicina alla data del 31 agosto – fine del mercato e fine anche della possibilità di tenere Mbappé fuori rosa – e più il PSG dovrà abbassare le pretese economiche per la cessione del campione del Mondo 2018. Pretese che, comunque, al Bernabeu, allo stato attuale dei fatti non hanno intenzione di soddisfare. D’altronde, la volontà del calciatore è chiara e l’anno prossimo Mbappé potrà trasferirsi a parametro zero, firmando un contratto pluriennale da almeno 30 milioni netti a stagione – cifra percepita attualmente a Parigi – più un bonus alla firma superiore ai 100 milioni. Un’operazione che supererebbe già così sfiorerebbe i 400 milioni di euro. Tutto ciò per non compromettere l’ecosistema del club con un’operazione così impegnativa dal punto di vista economico. Anche se, a dirla tutta in realtà, il Real Madrid non avrebbe alcuna difficoltà a far trasferire Mbappé già quest’anno.

    CLUB IN SALUTE – L’arrivo di Mbappé già nel corso di questa finestra di mercato, infatti, non comprometterebbe la stabilità finanziaria del club, come riportato a più riprese dalla stampa spagnola. Una società che ha chiuso con 12 milioni di utile la scorsa stagione, senza contare le diverse linee di credito aperte per un valore di più di 265 milioni con cui affrontare impegni futuri e i 129 milioni di euro presenti nel patrimonio dei Blancos. A conti fatti, quei 400 milioni per arrivare a Mbappé sono già presenti nelle liquidità di Florentino Perez. In più, l’arrivo del centravanti del PSG, non comporterebbe alcun problema a livello di registrazione per la Liga, visto il limite del cap salariale fissato a 683,5 milioni di euro, una cifra lontana anni luce da quella che il club ora investe negli stipendi dei propri elementi della rosa. Una rosa che ha perso ingaggi importanti come Benzema (25 lordi annuali), Asensio (12), Mariano Diaz (9) e Vallejo (2). 48 milioni di risparmi, senza contare l’addio anticipato di Eden Hazard e i quasi 30 milioni lordi risparmiati dal suo contratto. Gli acquisti di Bellingham, Guler, Joselu, Brahim Diaz e Fran Garcia hanno riempito parte di questo margine ma la realtà è che il Real Madrid sta comunque spendendo meno di quei 440 milioni della scorsa annata, con un margine, dunque, superiore ai 200 milioni rispetto al salary cap. Deduzione? L’arrivo di Mbappé si adatterebbe perfettamente alla struttura economica del club, senza che essa tremi di un millimetro. E allora Perez riflette. Aspettare un anno o affondare il colpo del secolo? La telenovela Mbappé si infittisce.

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