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    Psg, Leonardo: 'Non si gestisce un club coi capricci. Su un addio dei qatarioti...'

    Psg, Leonardo: 'Non si gestisce un club coi capricci. Su un addio dei qatarioti...'

    Leonardo, direttore sportivo del Paris Saint-Germain, parla a France Football, soffermandosi sul rapporto tra il club francese e la proprietà qatariota: "Bisogna capire che le decisioni non ci vengono imposte per il capriccio dei cosiddetti capricci da Doha. Perché il Psg è ormai un'entità strutturata, molto professionale, con una visione a lungo termine e persone molto competenti. A cominciare da Nasser Al-Khelaifi che ha le idee molto chiare sulla strada da percorrere per portare il club al vertice. Chi mi conosce sa che non sono tornato al PSG per passare il tempo a sentire: 'Leo fa questo, Leo fa quello'... Non si gestisce un club con capricci. Davvero credete che spendiamo milioni per comprare giocatori o costruire un nuovo centro di allenamento e che per un capriccio dedicheremo solo pochi minuti a separarci da un allenatore?". 

    SU UN EVENTUALE ADDIO - "Questo rapporto (ndr: tra Qatar e PSG) è basato sull'emozione e la passione per il Psg e il calcio. Penso ancora che le persone non siano sempre molto grate per questo impegno. Guarda per qualche secondo cosa ha fatto il Psg dei qatarioti per la Ligue 1. Pastore, Ancelotti, Thiago Silva, Ibrahimovic, Beckham, Cavani, Neymar, Mbappé, Marquinhos, Verratti, Di Maria, Icardi, Navas... Sono arrivati ​​tutti nel campionato francese grazie a chi? Possiamo smetterla di parlare di soldi tutto il tempo per apprezzare almeno un po' tutto il lavoro e l'impegno fatto a favore del Psg ovviamente, ma anche per l'immagine e la reputazione del calcio francese all'estero? Possiamo pensare al giorno in cui il Qatar, stanco di tutte queste storie, decida di partire?". 

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