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    PSG, la stagione da incubo di Neymar: segna poco e non è sereno. Dallo spintone a Gouiri all'appello di Henry

    PSG, la stagione da incubo di Neymar: segna poco e non è sereno. Dallo spintone a Gouiri all'appello di Henry

    • Maricla Pastore

    È una stagione unica per Neymar, anche se in negativo: da agosto a questa parte il brasiliano ha segnato solo quattro gol su un totale di diciotto presenze tra campionato e Champions League. Tra le cause anche l’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto lontano dal campo per più di due mesi, certo, ma quel Neymar che, nell’anno d’esordio al club parigino, aveva totalizzato 28 reti su 30 partite giocate, è solo un ricordo. Nel 2017 il Paris Saint-Germain lo aveva pagato a peso d’oro, ma l’ex blaugrana non è riuscito a dimostrare ciò che ci si aspettava. Specialmente quest’anno.

     
    LA PSICOANALISI - I numeri preoccupano, ma il suo atteggiamento un po’ di più. E ora c’è chi si domanda se il talento brasiliano stia attraversando un periodo difficile. Di recente, in un’intervista a L’Equipe, l’ex allenatore del Monaco e attuale commentatore di Prime Video, Thierry Henry, ha confessato di essere stato vittima di burnout dopo il titolo mondiale nel 1998 e riconosce in Neymar gli stessi 'sintomi': “Ha parlato molte volte nelle sue ultime interviste della sua salute, della pressione. Il mio primo pensiero quindi è stato: Sta bene? Lui parla, ma siamo in grado di ascoltarlo? Chiede aiuto, ha cose nella testa, come qualsiasi essere umano. Quando parliamo di gente come Messi o Neymar, calciatori eccezionali, ci dimentichiamo spesso di questa dimensione”.
     
    I TABÙ - Con l’arrivo di Leo Messi, la scorsa estate, i tifosi più nostalgici della coppia d’attacco blaugrana avevano immaginato una stagione straordinaria. Tutt’altro: anche la Pulce al PSG, nonostante la vicinanza dell’ex compagno, ha subito un calo clamoroso e inaspettato. “Quando Leo ha lasciato il Barcellona non era programmato, è andato via all'improvviso con uno shock emotivo. La gente pensa che vada tutto bene, ma non è esattamente così – ha spiegato Henry -. Quando ho lasciato l’Arsenal ci ho messo un anno per stare davvero bene. Sono arrivato infortunato, stavo divorziando, dovevo imparare un nuovo modo di giocare. Ai miei tempi era un tabù dire che non stavi bene”.
     
    SUSCETTIBILITÀ -
      L’ultimo, episodio del malessere di O'Ney, è lo spintone dato a Gouiri, nel corso del match perso 1-0 sul campo del Nizza, semplicemente perché l’attaccante francese gli ha dimostrato di poterlo imitare, realizzando un sombrero di tacco proprio davanti ai suoi occhi.
     
    FUTURO IN MLS? - Inoltre, qualche settimana fa, l’ex blaugrana è stato al centro di molte polemiche, per questo intervento su Twitch: “Parliamo di un campionato molto breve. Così, potrei avere almeno 3-4 mesi di vacanza. Comunque, non ho intenzione di ritirarmi a 32 anni”. La dichiarazione ha scatenato le reazioni dei tifosi, ma soprattutto del commissario della MLS, Don Garber, che ha replicato così: “Se i giocatori non vengono a dare un contributo significativo, non li vogliamo qui”
     
    IN COMPETIZIONE CON MBAPPÈ -
    E con la sfida di Champions contro il Real Madrid alle porte, la pressione continua a crescere. Competizione aperta con Mbappé per un posto vicino a Messi: il club è pronto a mettere sul tavolo un contratto folle per trattenere il francese, mentre il futuro di Neymar è sempre in bilico nonostante il contratto fino al 2024.
     


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