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    PSG, la rivoluzione é all'orizzonte: anche Al-Khelaifi e Leonardo rischiano e Mbappé prepara lo sbarco a Madrid

    PSG, la rivoluzione é all'orizzonte: anche Al-Khelaifi e Leonardo rischiano e Mbappé prepara lo sbarco a Madrid

    • Andrea Distaso
    Il risultato di oggi contro il Bordeaux rischia di passare in secondo piano e non soltanto perché il Paris Saint-Germain ha dominato sin qui in lungo e in largo - come da pronostico - il campionato francese e perché l'eco dell'ennesima batosta europea sia ancora fortissimo. Mauricio Pochettino lo ha chiarito in maniera clamorosamente esplicita, la rocambolesca sconfitta contro il Real Madrid è una ferita apertissima, una delusione che non gli ha fatto prendere sonno e che - aggiungiamo noi - porterà con sè a conseguenze molto importanti al termine della stagione. La conquista della Ligue 1 rimane l'unico obiettivo alla portata ma non può salvare un'annata che ha portato in dote campionissimi del calibro di Donnarumma, Sergio Ramos e Messi e ancora una volta ha lasciato la formazione francese fuori dalle migliori otto.

    REPULISTI TOTALE? - Il tecnico argentino, formalmente sotto contratto fino al 2023 ma vittima da mesi della guerra portata avanti sottotraccia dal ds Leonardo, è apparso emotivamente provato e sfiancato nella conferenza stampa di ieri e saluterà la compagna a campionato concluso, ma potrebbe non essere l'unico. La proprietà qatariota del PSG ha accusato a sua volta il colpo e, subito dopo la debacle del Bernabeu e alla luce pure degli incresciosi episodi del postpartita che hanno visto protagonisti lo stesso dirigente brasiliano e il presidente Al-Khelaifi, ha convocato d'urgenza quest'ultimo a Doha per fare il punto della situazione. L'area che si respira ai vertici del club è pesantissima e la sensazione sempre più diffusa è che questa volta l'allenatore non sarà il solo a pagare. Secondo le ultime indiscrezioni, pure le due massime cariche dirigenziali rischiano il siluramento e, se per la carica di presidente nomi concreti ancora non ne sono emersi (occhio tuttavia all'ex presidente francese Sarkozy, grande tifoso del PSG e ultimamente molto vicino alle vicende societarie), per la successione di Leonardo i rumors si fanno sempre più insistenti e conducono principalmente a due profili. A Fabio Paratici, attualmente responsabile dell'area tecnica del Tottenham e primo riferimento per Antonio Conte, e ad Arsene Wenger, attualmente legato da un contratto alla Fifa ma pronto a ritornare da protagonista nel calcio giocato - seppur da direttore tecnico - soprattutto se la scelta per il ruolo di allenatore ricadesse su un nome che a Parigi è molto chiacchierato da diverso tempo a questa parte.

    TOCCA A ZIZOU - Ci riferiamo a Zinedine Zidane, che ha scelto di vivere un anno sabbatico dopo la conclusione della sua seconda esperienza alla guida del Real Madrid e che, per il momento, non ha dato segnali di avere fretta di tornare ad allenare. Zizou attende la chiamata giusta, ma cerca soprattutto garanzie di abbracciare un progetto che si dimostri ben strutturato e in questo momento, in un clima di confusione e rivoluzione totale, il Paris Saint-Germain è allo stesso tempo una sfida affascinante ma anche un cantiere apertissimo. Nel quale Leonardo prosegue, in attesa di nuove istruzioni, il suo operato lavorando su due piste di mercato per la prossima stagione, Pogba e Paquetà, ma dovendo far fronte ad una situazione che appare sempre più delineata, quella relativa alla partenza di Kylian Mbappé.

    ADIEU KYLIAN - Le ultime informazioni provenienti dalla stampa spagnola, in particolare da Marca (quotidiano vicinissimo al Real Madrid), riferiscono che l'affare che porterà la stella della nazionale francese ad indossare la camiseta blanca è pressoché definito e che l'annuncio ufficiale sia sempre più vicino. Contratto pluriennale a 25 milioni di euro stagione e un premio alla firma a cifre astronomiche, dopo aver respinto l'ultimo disperato assalto del PSG per convincerlo a prolungare il contratto in scadenza. Uno smacco pesantissimo, uno smacco ulteriore per la proprietà qatariota, che vedrà andare il suo giocatore più rappresentativo senza incassare un euro: una sorta di certificato sul fallimento del progetto di PSG galattico messo a punto dalla coppia Al-Khelaifi-Leonardo. E anche per questo motivo, in occasione della sfida contro il Bordeaux, il clima al Parco dei Principi si preannuncia elettrico, alla luce del comunicato con cui ieri il tifo organizzato ha chiamato tutti i tifosi alla contestazione.

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