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PSG-Juve, le pagelle di CM: male Bonucci e Rabiot, Paredes tiene. Donnarumma alti e bassi, Mbappé imprendibile
PSG
Donnarumma 6.5: montagne russe. Mette le mani nella più importante occasione della Juventus, ancora sull'1-0, Milik lo aiuta ma il riflesso è fulmineo e il risultato prezioso. Esce a vuoto sul gol di McKennie, ma poco dopo compie un'altra grande parata su Vlahovic e tiene il Psg in vantaggio. Bene anche su Locatelli nel finale.
Ramos 6.5: solidità ed esperienza, non soffre e limita sempre Kostic.
Marquinhos 6.5: gestisce tempi e chiusure.
Kimpembe 6: accompagna Milik e Vlahovic ovunque, non arriva in aiuto su McKennie quando segna.
Hakimi 6.5: meno incisivo del suo opposto (Nuno Mendes), ma in costante spinta. (dal 78' Mukiele sv) Vitinha 7.5: 22 anni e personalità da vendere. Comanda e trova le linee giuste per i tre fenomeni davanti, non a caso gioca in questa squadra. Esce con una standing ovation. (dal 78' Danilo sv)
Verratti 7: per Messi è il migliore nel suo ruolo, serve poco altro per raccontarlo. Tante idee, sempre giuste. (dal 87' R- Sanches sv)
Nuno Mendes 7: ha semplicemente un altro passo. Un po' come tutto il Psg. Bruciante. Si fa battere da McKennie che gli salta in testa.
Messi 7: può non brillare in ogni momento, ma ogni volta che tocca si ha la sensazione che qualcosa di grosso possa accadere. E non fa nulla per tradire le aspettative. (dal 84' Soler sv) Mbappé 8: il primo gol è una meraviglia, il secondo il segnale della sua superiorità. Può sembrare semplicistico, ma dire che fa un altro sport è tutt'altro che lontano dalla realtà. Ha tre o quattro marce in più, anche se sbaglia due occasioni importanti, che tengono la Juve attaccata al match.
Neymar 8: sempre nel vivo del gioco. E' qualità, è creatività. Cerca un rigore che non c'è, ma quando ha la palla tra i piedi sa essere magia. La palla per l'1-0 di Mbappé, il dialogo sul raddoppio, il tacco che poteva valere il tris. C'è tutto il prezzo del biglietto in queste giocate.
All. Galtier 7: il suo Psg dà sempre la l'impressione di poter segnare, dominare e vincere. E quella sensazione di essere inarrivabili. Questa è la grande novità rispetto al passato, questa l'arma con cui provare davvero a vincere tutto.
Juventus
Perin 6,5: bene quando chiamato in causa. Può far poco sul secondo gol, solo con un mezzo miracolo avrebbe potuto parare sul vantaggio di Mbappé.Super nel finale su Neymar.
Danilo 5.5: contro quei tre si fa fatica. Troppo morbido osserva sul raddoppio di Mbappé, anche se probabilmente è solo una questione di passo troppo differente. Bonucci 5: è vero che il Psg viaggia forte e gioca bene, ma sui due gol incassati c'è anche la sua responsabilità. Mbappé gli mangia tanti metri in pochissimo spazio, lui guarda senza poterci arrivare. La condizione attuale, sicuramente, fa la differenza. E nel finale deve ringraziare Perin se non paga dazio.
Bremer 6: con l'atletismo compensa più dei compagni di reparto, ma la sua è comunque una serata complessa. La buona notizia è che attacchi così non li incontrerà ogni partita.
Cuadrado 5: fatica in copertura, ma anche quando attacca non è incisivo come un tempo. Condizione da migliorare, anche qualche idea. (dal 73' De Sciglio sv) Rabiot 5: il Parco dei Principi lo fischia costantemente, lui risponde con tante corse, ma pecca in qualità e velocità. Troppo lento e macchinoso per questi livelli. (dall'87 Kean sv)
Paredes 6.5: gestione totale. Fa tutto in mezzo. Recupera, gioca, si muove, imposta e tiene in equilibrio i suoi. A volte manca di soluzioni intorno in una squadra che si muove troppo poco, ma non ha paura, nemmeno se c'è da mettere la gamba.
Miretti 5.5: si batte con coraggio in una notte sicuramente speciale per lui. Oltre questo ci sono pochi palloni giocati (dal 45' McKennie 6.5: entra e segna. Porta il contributo che ci si aspetta come sostanza, manca di continuità) Kostic 5.5: Si vede poco. Spreca una grande occasione con il mancino sulla ribattuta del colpo di testa di Milik. Da lì prendere la porta è obbligatorio. Cresce nella ripresa con anche un bell'assist, ma non basta.
Vlahovic 6: fa a sportellate con tutti e ne paga le conseguenze in lucidità. Sulla vera occasione della sua partita Donnarumma risponde presente. Nella gestione e nei tocchi ravvicinati, però, può ancora migliorare molto.
Milik 5.5: un colpo di testa che conta come unica vera occasione del primo tempo bianconero, ma anche e soprattutto come gol sbagliato. Si spegne alla distanza. (dal 68' Locatelli 6: entra con il piglio giusto)
All. Allegri 6: la Juve si vede poco nel primo tempo, ma resta in partita proprio quando sembra più difficile farlo. La riapre McKennie, dalla panchina, e rischia anche di pareggiare. Nel finale è il Psg a sprecare tanto. La differenza tra le due squadre a tratti è abissale, ma questa Juve tiene e riesce a colmare il divario, non solo nel punteggio.