PSG, è ufficiale il colpo Doué. Ecco come sono stati reinvestiti i 150 milioni risparmiati da Mbappé
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Tredici giorni alla conclusione del mercato e il Paris Saint-Germain piazza un altro importante colpo in entrata per rafforzare la squadra a disposizione del tecnico Luis Enrique. Dopo gli oltre 60 milioni di euro investiti per il centrocampista Joao Neves dal Benfica - ieri autore di due assist, all’esordio, nella vittoria per 4-1 sul campo del Le Havre - i 40 per il difensore centrale Willian Pacho e i 20 per il portiere russo Matvey Safonov, il club parigino ha ufficializzato l’arrivo dal Rennes del promettentissimo attaccante esterno classe 2005 Desiré Doué. Un’operazione complessiva da 60 milioni di euro, bonus compresi, per un giocatore che si è legato fino a giugno 2029 rifiutando la proposta alternativa del Bayern Monaco.
LUIS ENRIQUE PROMUOVE IL 2008 MBAYE: CHI E'
UN MERCATO DIVERSO - Prosegue dunque un’opera di rafforzamento all’insegna dei calciatori giovani e funzionali alle idee di calcio dell’allenatore spagnolo. La proprietà qatariota ha ormai sposato questa nuova politica di non avere a tutti i costi la grande stella capace di catalizzare le attenzioni - col rischio di ergersi al di sopra di chiunque altro nello spogliatoio - e pure la prima stagione del dopo Mbappé non tradisce questa filosofia. Ad oggi, la società campione di Francia ha preferito reinvestire la somma risparmiata dall’ingaggio corrisposto al nuovo asso del Real Madrid (72 milioni di euro lordi a stagione) e il premio che avrebbe dovuto versargli in caso di permanenza - che ammontava a 80 milioni secondo Le Parisien - per allestire un organico ancora più coerente con le proprie esigenze tattiche. E così dentro un centrocampista di 19 anni, un difensore centrale di 22 e un esterno offensivo di 19, che vanno ad aggiungersi alle altre operazioni di prospettiva effettuate nella finestra di mercato dello scorso gennaio: il centrocampista Gabriel Moscardo, 18 anni, dal Corinthians, il difensore centrale classe 2003 Lucas Beraldo e un altro attaccante come il 2002 Barcola.
GONCALO RAMOS KO, TORNA DI MODA OSIMHEN
Manca ancora qualcosa? Forse sì, perché nella testa di Luis Enrique ci starebbe bene una punta centrale capace di concretizzare la mole di gioco sviluppata da una squadra di talento, nella quale è ormai una certezza il 2006 Zaire-Emery e si affacciano altri promettenti talenti cresciuti nel settore giovanile, come il 2006 Zague e il 2008 Ibrahim Mbaye (che a Le Havre è diventato il più giovane esordiente nella storia del PSG). Il serio infortunio occorso a Gonçalo Ramos rischia di lasciare un po’ scoperta una posizione ad oggi occupabile dal solo Kolo Muani. Nascono quasi automaticamente le voci su un ritorno di fiamma per il centravanti del Napoli Victor Osimhen, che il Paris non ha tuttavia l’intenzione di pagare quanto De Laurentiis - forte di una clausola di 130 milioni di euro - si aspetterebbe. Potrebbe essere il classico botto di fine agosto, non prima di aver liberato spazio salariale e costruito un tesoretto dalle cessioni di tre calciatori che non rientrano nei programmi come Mukiele, Danilo e Ugarte.
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UN MERCATO DIVERSO - Prosegue dunque un’opera di rafforzamento all’insegna dei calciatori giovani e funzionali alle idee di calcio dell’allenatore spagnolo. La proprietà qatariota ha ormai sposato questa nuova politica di non avere a tutti i costi la grande stella capace di catalizzare le attenzioni - col rischio di ergersi al di sopra di chiunque altro nello spogliatoio - e pure la prima stagione del dopo Mbappé non tradisce questa filosofia. Ad oggi, la società campione di Francia ha preferito reinvestire la somma risparmiata dall’ingaggio corrisposto al nuovo asso del Real Madrid (72 milioni di euro lordi a stagione) e il premio che avrebbe dovuto versargli in caso di permanenza - che ammontava a 80 milioni secondo Le Parisien - per allestire un organico ancora più coerente con le proprie esigenze tattiche. E così dentro un centrocampista di 19 anni, un difensore centrale di 22 e un esterno offensivo di 19, che vanno ad aggiungersi alle altre operazioni di prospettiva effettuate nella finestra di mercato dello scorso gennaio: il centrocampista Gabriel Moscardo, 18 anni, dal Corinthians, il difensore centrale classe 2003 Lucas Beraldo e un altro attaccante come il 2002 Barcola.
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Manca ancora qualcosa? Forse sì, perché nella testa di Luis Enrique ci starebbe bene una punta centrale capace di concretizzare la mole di gioco sviluppata da una squadra di talento, nella quale è ormai una certezza il 2006 Zaire-Emery e si affacciano altri promettenti talenti cresciuti nel settore giovanile, come il 2006 Zague e il 2008 Ibrahim Mbaye (che a Le Havre è diventato il più giovane esordiente nella storia del PSG). Il serio infortunio occorso a Gonçalo Ramos rischia di lasciare un po’ scoperta una posizione ad oggi occupabile dal solo Kolo Muani. Nascono quasi automaticamente le voci su un ritorno di fiamma per il centravanti del Napoli Victor Osimhen, che il Paris non ha tuttavia l’intenzione di pagare quanto De Laurentiis - forte di una clausola di 130 milioni di euro - si aspetterebbe. Potrebbe essere il classico botto di fine agosto, non prima di aver liberato spazio salariale e costruito un tesoretto dalle cessioni di tre calciatori che non rientrano nei programmi come Mukiele, Danilo e Ugarte.
