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    PSG, Di Maria: 'Madrid mi manca. Verratti? Lo vogliono Real e Barcellona'

    PSG, Di Maria: 'Madrid mi manca. Verratti? Lo vogliono Real e Barcellona'

    Nel 2013-14 è stato la marcia in più del Real Madrid per vincere la Decima, ora Angel Di Maria, dopo una tappa a Manchester, si è accasato al Paris Saint Germain, e da lì ha raccontato a Marca tutta la sua avventura, parlando di campo, di Real, di Barcellona, e di mercato proprio e dei compagni di squadra, uno su tutti Marco Verratti.

    CAMPO - "In un primo momento ho giocato in una posizione in cui non ero abituato, e mi è costato un po'. La squadra ha iniziato a migliorare e io, ora mi sento benissimo e ogni giorno che passa sto meglio. Il lavoro di Emery è molto tattico, e chi mi conosce sa sa che mi piace correre, andare per tutte le parti, un po' disordinato, mentre lui vuole che ogni giocatore occupi il suo spazio e pressi in posizione. Si tratta di un allenatore molto esigente, ma ha vinto le cose con il suo modo di lavorare ed è arrivato qui. Miglioro ogni anno, quando sono arrivato a Madrid non ero lo stesso giocatore di quando me ne sono andato, è così".  

    VERRATTI - La gente sa che ci sono altre squadre, ma sa anche che il PSG ha i migliori giocatori del campionato, quindi si aspetta la vittoria; il Monaco è cresciuto molto quest'anno, ha le sue chance per passare ai quarti di finale di Champions League, sta facendo un anno impressionante. Il PSG è paragonabile a Real Madrid o Barcellona, perché ha giocatori di grande qualità, come Marco Verratti che proprio Real Madrid e Barcellona vogliono, giocatori che accrescono il valore della squadra. Credo che il PSG possa competere tranquillamente con loro e credo che l'anno scorso la nostra sfida contro i successivi campioni (Real Madrid) sia stata molto equilibrata, anche divertente, loro sono stati più fortunati, ma penso che nel complesso noi siamo stati meglio.

    CHAMPIONS LEAGUE - "Il Barcellona non è un'ossessione, ma è ovvio che ne parliamo in spogliatoio. Ogni anno è diverso, ci sono nuovi giocatori, è una nuova fase e una nuova opportunità per tutti. È difficile mantenere lo stesso livello ogni anno, ma credo che il Barcellona stia bene, è ancora in lotta per il campionato, è in finale di Coppa e lotterà per la Champions League. Ma abbiamo visto che se giochi come contro il Real e l'Atletico, abbiamo la qualità per fare molto bene. Leo Messi è diverso da tutti gli altri, e guida l'MSN, il miglior attacco del mondo in questo momento. Se facciamo il nostro gioco, mantenendo la palla, siamo in grado di far soffrire il Barcellona. È una delle nostre armi: gestire il gioco e il possesso di 90 minuti".

    BARCELLONA O MADRID? - "Io al Barcellona? Non penso al mercato, è la verità, non è perchè non voglio dirlo. Comunque nella vita tutto può succedere, quando sono andato a Manchester ero convinto di rimanerci fino a fin contratto, e invece me ne sono andato dopo un anno, non si può sapere cosa accadrà domani. Sento spesso i miei ex compagni del Real: ho passato il Capodanno con Marcelo, ci sono persone lì che mi mancano molto. Il Real mi ha permesso di diventare grande, di essere tra gli undici migliori giocatori al mondo, per questo gli sarò eternamente grato. Spero di poter eliminare il Barça e che mi tocchi giocare nuovamente contro Real Madrid in Champions League".

    STELLE A CONFRONTO - "In Spagna alcuni credono che Cristiano Ronaldo non sia il giocatore di sempre, che sia calato... è esagerato. Ha dato molto al Madrid, ha vinto due Champions e la gente si dimentica spesso di questo, perchè vogliono sempre di più. Per Messi è stato lo stesso. Le stelle di questo PSG? Marquinhos e Verratti".

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