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  • Non mollare, provaci ancora Pepito!

    Non mollare, provaci ancora Pepito!

    • Matteo Sfolcini
    Una storia triste, che per adesso non trova un lieto fine. La carriera di Giuseppe Rossi ha avuto negli anni una parabola discendente fatta di alti e bassi che ne hanno molto condizionato le sue prestazioni in campo. Pepito, soprannominato così da Enzo Bearzot per via delle caratteristiche simili a quelle di Paolo Rossi che era chiamato Pablito, dopo l'ultimo prestito al Celta Vigo ha appena terminato il suo contratto con la Fiorentina che non ha voluto più credere in lui. 

    LA CARRIERA - Il giovane attaccante nato negli Stati Uniti ma cresciuto nel settore giovanile del Parma è stato considerato da subito come una promessa del calcio italiano. Rossi però decide di lasciare l'Italia e si trasferisce a soli 17 anni in Inghilterra al Manchester United dove segna al suo esordio in Premier League. I Red Devils dopo vari prestiti, dove ritorna anche al Parma che grazie ai suoi gol raggiunge la salvezza e nonostante le richieste di molti club italiani tra cui la Juventus e l'Inter, lo cedono ancora all'estero al Villarreal. Durante le cinque stagioni in Liga inizia a convivere con il suo più grande problema: i gravi infortuni alle ginocchia. Rossi alla fine della sua avventura in Spagna vive l'incubo di non riuscire più a ritornare come prima ma la Fiorentina gli offre un'altra possibilità e finalmente lo riporta in Italia. Anche in viola però non riesce a esprimere tutto il suo potenziale e dopo i prestiti in Spagna termina il suo contratto diventando un giocatore svincolato sul mercato. Anche in nazionale a causa delle sue condizioni fisiche ha perso le possibilità di essere convocato per i Mondiali del 2010 e del 2014 oltre a saltare gli Europei del 2012. 

    LA SPERANZA - Rossi però, adesso in fase di recupero dal suo ennesimo infortunio, è un classe '87 (30 anni) e non ha nessuna intenzione di arrendersi nonostante la sua sfortunata carriera. Pepito dopo molte delusioni crede ancora di poter dimostrare quanto vale veramente e aspetta la giusta chiamata dalla squadra che ha più voglia di rilanciarlo. Il coraggio e la determinazione a non mollare mai che ha dimostrato in tutti questi anni ha commosso tanti appassionati di calcio oltre ad aver ricevuto l'ammirazione di tutti i suoi compagni, del resto "non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi". 

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