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  • 'Propongo un talento a Paratici, Ausilio e Giuntoli... ma nessuno mi ascolta!'

    'Propongo un talento a Paratici, Ausilio e Giuntoli... ma nessuno mi ascolta!'

    • Jean-Christophe Cataliotti
    Gentile Procuratore,

    sono un giovane agente regolarmente iscritto all'elenco della FIGC e con tanta voglia di lavorare ad alti livelli nel mondo del calcio. Il mio problema è che nessuno mi ascolta. Sono stato a fare scouting 6 mesi in Argentina pagandomi il soggiorno facendo il cameriere di sera nei ristoranti e andando di giorno a visionare centinaia di calciatori sia in allenamento che in partita. Sono riuscito a entrare in contatto con diverse società e procuratori del posto. Ora, tornato in Italia, mi sono imbattuto nell'ostracismo dei direttori sportivi nei confronti di noi giovani e sconosciuti procuratori. Venendo al sodo, ho tra le mani un gioiellino del 2003 che vorrei proporre a un grande club, ma i telefonini di Paratici, Ausilio e Giuntoli non ne vogliono sapere di rispondere alle mie chiamate. E' possibile che non esista un sistema per raggiungere questi super dirigenti ed essere ascoltati? Ho inviato anche messaggi scritti e vocali, ma nessuna risposta. Chiedo un consiglio perché il mio grande problema è che non riesco a creare dei contatti professionali in Italia a differenza di quanto sono riuscito a fare in Argentina! Andrea

    Gentile Andrea,

    hai contattato gli interlocutori sbagliati!
    Un 2003 non può essere oggetto di interesse da parte dei dirigenti che hai citato, trattandosi di un calciatore molto giovane il cui profilo potrà essere valutato solo dai responsabili dei settori giovanili e non dai direttori sportivi delle prime squadre! Il mio consiglio è, pertanto, quello di proporre il tuo talento argentino ai dirigenti suddetti, ricordandoti, tuttavia, di non sottovalutare i paletti imposti dalle norme della FIFA (art. 19 regolamento FIFA) che non rendono agevole il trasferimento di un calciatore extracomunitario nella nostra Federazione. Nel caso di specie, il calciatore potrà essere tesserato in un club italiano solo se i genitori dello stesso saranno disponibili a trasferire la propria residenza in Italia. Quanto, infine, alla tua lamentela circa la difficoltà di creare contatti professionali, mi limito a dirti che il problema che denunci è comune a tutti i procuratori, la cui sfida imprenditoriale consiste proprio nella continua ricerca di contatti nel mondo del calcio!

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