Getty Images
Processo plusvalenze, è il giorno delle prime sentenze. Paratici: 'Addolorato, messi in dubbio 35 anni di carriera'
Sono attese già per oggi le sentenze di primo grado da parte del Tribunale Federale Nazionale in merito al processo sul caso plusvalenze, che coinvolge diversi club di Serie A - Juventus e Napoli su tutti - oltre a Pisa e Parma, per quanto concerne la Serie B. Dopo la formulazione delle richieste di condanna da parte della Procura della FIGC e le udienze di ieri, nelle quali gli avvocati difensori delle società hanno cercato di smontare l’impianto accusatorio, basato sulle valutazioni dei cartellini dei calciatori coinvolti nell’inchiesta sulla base di un algoritmo che teneva in considerazione le quotazioni del portale Transfermarkt.
Tra i dirigenti per i quali sono stati chiesti lunghi periodi di inibizione figura anche l’ex responsabile dell’area tecnica della Juve Fabio Paratici, attualmente al Tottenham, intervenuto ieri in videocall. Nei suoi confronti è stata emessa una richiesta di condanna complessiva di 16 mesi e 10 giorni, tenendo in conto sia l'ipotesi di reato di illecito amministrativo e tutte le plusvalenze “gonfiate” che gli vengono contestate. Prima di lasciare la parola ai suoi legali, il dirigente piacentino ha dichiarato: "Sento essere messa in discussione la mia professionalità. La mia carriera, prima da calciatore, poi da osservatore e infine da dirigente va avanti da 35 anni e questo procedimento mi addolora perché mette in discussione tutto".
LA REPLICA DI CHERUBINI - A raccoglierne l'eredità in bianconero è stato Federico Cherubini, per anni suo fedele braccio destro (richiesti 6 mesi e 20 giorni di squalifica), che a sua volta si è difeso in udienza in merito alle contestazioni mosse dai rappresenanti della Procura Federale: "Non si prende in considerazione la prospettiva futura di un giovane, che spesso ne costituisce il valore più grande".
Tra i dirigenti per i quali sono stati chiesti lunghi periodi di inibizione figura anche l’ex responsabile dell’area tecnica della Juve Fabio Paratici, attualmente al Tottenham, intervenuto ieri in videocall. Nei suoi confronti è stata emessa una richiesta di condanna complessiva di 16 mesi e 10 giorni, tenendo in conto sia l'ipotesi di reato di illecito amministrativo e tutte le plusvalenze “gonfiate” che gli vengono contestate. Prima di lasciare la parola ai suoi legali, il dirigente piacentino ha dichiarato: "Sento essere messa in discussione la mia professionalità. La mia carriera, prima da calciatore, poi da osservatore e infine da dirigente va avanti da 35 anni e questo procedimento mi addolora perché mette in discussione tutto".
LA REPLICA DI CHERUBINI - A raccoglierne l'eredità in bianconero è stato Federico Cherubini, per anni suo fedele braccio destro (richiesti 6 mesi e 20 giorni di squalifica), che a sua volta si è difeso in udienza in merito alle contestazioni mosse dai rappresenanti della Procura Federale: "Non si prende in considerazione la prospettiva futura di un giovane, che spesso ne costituisce il valore più grande".