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    Problemi sulla strada fra la Juventus e Lione: il sindaco boccia la TAV

    Problemi sulla strada fra la Juventus e Lione: il sindaco boccia la TAV

    • Davide Fantozzi
    Anche Grégory Doucet, neo-sindaco di Lione, si oppone alla TAV. Il progetto ferroviario per la tratta Torino-Lione ideato negli anni ’90 vede quindi un ulteriore fronte avverso, dopo le numerose critiche pervenute nel corso degli anni della sua realizzazione.

    Se qualche settimana fa la Corte dei Conti europea aveva stroncato il progetto definendolo inutile, antieconomico e inquinante, a questo coro si aggiunge oggi anche Doucet, esponente del partito ecologista francese Europe Écologie Les Verts, che a cercare un paragone nostrano possono essere definiti i Verdi, i quali però nel resto dell’Europa hanno una base elettorale molto più forte rispetto all’Italia.

    Il programma presentato dal neo-sindaco è stato tanto semplice quanto convincente da
    permettergli di avere la meglio sui suoi avversari: investimenti sull’agricoltura 100% biologica,
    privilegiare la mobilità attiva (spostamenti su biciclette, monopattini), la creazione di foreste
    urbane e la rivalutazione delle infrastrutture presenti.

    Proprio a quest’ultimo punto Doucet si ricollega nel suo giudizio sul treno ad alta velocità (definizione impropria ed obsoleta in quanto dovrebbe raggiungere i 220 km/h, mentre la normativa dell’Unione Europea del 2008 stabilisce che un’infrastruttura ad alta velocità raggiunga
    o superi i 250 km/h), affermando che “se valorizzata, la linea che già corre fra Lione e Torino è sufficiente per i treni che vi devono circolare. Ecco, investiamo prima lì”, definendo la TAV, senza mezzi termini, “un progetto sbagliato”. Anche per lui il rapporto costi-benefici è sbilanciato verso un maggiore inquinamento attraverso emissioni di CO2, una spesa eccessiva, l’abbattimento di un numero sproporzionato di alberi e la conseguente distruzione dell’habitat di diverse specie animali.

    Praticamente è rimasta solo una piccola parte degli italiani (la sindaca di Torino, Chiara Appendino, non ha mai nascosto la sua avversione alla TAV) e un’ancor più esigua dei francesi a desiderare che questo progetto venga ultimato. La decisione spetta, però, ai governi nazionali.

    L’asse Lione-Torino sarà, ironicamente, riproposto anche per il ritorno degli ottavi di Champions League tra Juventus e Lione, previsto per il 7 o l’8 agosto. Si parte dall’1-0 per i francesi maturato all’andata, TAV al centro.

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