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  • Prisco, un 2008 per Conte: il Napoli costruisce in casa il nuovo Lobotka

    Prisco, un 2008 per Conte: il Napoli costruisce in casa il nuovo Lobotka

    • Emanuele Tramacere
    In Italia non si costruiscono più grandi bomber e non ci sono più registi in grado di guidare la manovra. Oggi più che mai questa frase rientra in una delle tante "dichiarazioni invecchiate male" che fanno la gioia dei social network perché se Luciano Spalletti sta già trovando il modo di rilanciare la Nazionale maggiore dopo il flop Europei con l'inserimento di tanti giovani talenti già pronti, nel sottobosco delle Nazionali giovanili stanno emergendo sempre più talenti che potrebbero esplodere con la giusta formazione e il giusto percorso di crescita. E fra i classe 2008 non c'è soltanto bomber Camarda che sta bruciando le tappe ma nel ruolo di regista sta crescendo a Napoli il gioiellino Vincenzo Prisco

    SCUGNIZZO - Vincenzo nasce a Napoli il 7 agosto 2008 e come tanti suoi coetanei inizia a giocare a calcio prestissimo e all'età di 5 anni è già a calciare un pallone nello Sporting San Giorgio, società dilettantistica campana, con cui inizia però come terzino sinistro essendo lui mancino di piede. Nonostante a livello giovanile fosse seguito da tantissimi club, Prisco alla fine sceglie la squadra del suo cuore e arriva prestissimo a soli 8 anni nel settore giovanile del Napoli. È qui che, vedendo la capacità di calcio e le letture che riesce a dare, arriva l'intuizione di spostarlo in mezzo al campo in un ruolo nevralgico come quello del centrocampista centrale.

    LEADER TECNICO - Vincenzo è un leader nato anche perché, nonostante un fisico non importante, non arriva al metro e 70, fa parlare il campo e sa far viaggiare la palla come pochi alla sua età. È proprio questa la sua abilità più importante, che tra l'altro lo ha reso capitano di tutte le squadre in cui ha giocato, nazionali under comprese, ovvero la leadership creata con la capacità di leggere il gioco, posizionandosi sempre per dare una linea di passaggio pulita ai compagni e risultando sempre uno dei migliori giocatori per intercetti sulle linee di costruzione avversarie. E se a questo abbiniamo un'ottima capacità di calciare da fuori area e di battere i calci piazzati, il quadro del giocatore è completo.

    INIESTA E LOBOTKA - Conte lo sta tenendo d'occhio nonostante giochia ancora nell'Under 17, e in Nazionale Under 17 è stato ancora una volta convocato, perché rivede in lui un giovane Stanislav Lobotka (anche se a piede invertito). E il centrocampista slovacco è proprio uno dei punti di riferimento con cui Prisco ha dichiarato un giorno di voler giocare, sperando sia con la maglia della prima squadra del Napoli al Maradona. Il giocatore a cui però Prisco si ispira maggiormente è un altro e il ruolo non è neanche propriamente il suo anche se il fisico lo ricorda. Si tratta di Andres Iniesta che definisce: "Un calciatore incredibile". 

    GIA' BLINDATO - Il Napoli crede tantissimo in lui e non è un caso che, soltanto un mese dopo il compimento del suo 16esimo anno di età, gli abbia già presentato e fatto firmare il primo contratto da professionista della sua carriera. Il sogno di giocare in Serie A con la maglia Azzurra, del resto, è lì davanti a lui e lo ha spinto più volte a dire no alla corte di tantissimi club, italiani e non, che hanno bussato alla sua porta.

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    Ovidio Ceciotti
    Ovidio Ceciotti

    Ma per favore…

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