Primo in classifica con una partita in meno. Il Varese di Paolo Tomasoni sta sorprendendo tutti nel girone B del campionato Primavera, mettendo in fila squadroni come Milan e Inter. Diciasette punti in 7 giornate, 16 gol fatti, 5 subiti: una squadra equilibrata, nonostante la giovane età, la rosa completamente modificata dall'anno scorso e il cambio di allenatore. 

 

Calciomercato.com ha sentito proprio il tecnico Tomasoni per parlare del periodo magico del suo Varese. "Si dice che chi ben comincia è a metà dell'opera. Ma andiamoci piano con i complimenti, siamo solo all'inizio...".

 

Intanto siete davanti a Inter e Milan...

"Per ora sì, nonostante le nostre possibilità siano limitate rispetto a questi squadroni che hanno osservatori in tutto il mondo. Però credo che pian piano le milanesi risaliranno la classifica. L'Inter lo ha praticamente già fatto e magari con l'aiuto del mercato di gennaio lo farà anche il Milan. Attenti poi a non sottovalutare il Chievo, una squadra molto forte, con un gruppo già consolidato. Comunque sia, noi andiamo avanti per la nostra strada".

 

Dove spera porti questa strada?

"Alla maturità dei miei ragazzi. Il nostro obiettivo non è vincere il campionato o i playoff. Ma piuttosto far crescere i giocatori in modo che a fine anno siano pronti per fare il grande salto in prima squadra. Basti pensare al lavoro fatto lo scorso anno: De Luca, Pompilio, Scialpi giocano oggi in serie B. E molti altri sono in prestito in Lega Pro. Significa che si è riusciti nell'intento di formare i giocatori, non solo di metterli bene in campo per competere per il titolo".

 

 

Sulla sua panchina c'era Devis Mangia fino a pochi mesi fa. Guardi dove è ora...

"Nel calcio se ne vedono di tutti i colori. Sono molto felice per Mangia, si è trovato nel posto giusto al momento giusto. Ma poi ha dimostrato di essere talmente bravo da meritare la fiducia di una piazza importante come Palermo. Storie come la sua, che è partito sui campi di periferia milanesi, fanno bene al nostro calcio. Complimenti...".

 

Nel suo passato c'è invece la Primavera della Pro Patria e prima diversi anni nelle giovanili dell'Inter...

"A Busto partii malissimo: due punti in 5 partite, un disastro. Poi facemmo qualcosa d'incredibile e ci qualificammo per i playoff. Fu la prima volta che una squadra di Seconda Divisione ottenne l'accesso alle fasi finali del campionato. All'Inter ho passato 8 anni molto importanti. In una squadra così importante i compiti sono maggiori. C'è un continuo lavoro di scouting, ti trovi a dover gestire calciatori di tutto il mondo...".

 

Torniamo a Varese. La prima squadra vi ha praticamente già soffiato due giocatori...

"Sì, si tratta di Lazaar e Ferreira, ormai aggregati in pianta stabile da Maran. La cosa non può che rendermi felice. Rispetto agli altri elementi della rosa partivano però con un vantaggio: avevano già disputato il campionato Primavera l'anno scorso, arrivando fino alla finale".

 

Gli osservatori hanno già annotato diversi nomi sui propri taccuini: Jadilson, Tiboni, Truzzi, Fiamozzi, El Wardi...chi è il prossimo De Luca?

"Di De Luca ce ne è uno solo (ride). Abbiamo diversi ragazzi di qualità, ma è troppo presto per esprimere dei giudizi. Voglio aspettare l'inverno, poi potrò farmi un'idea precisa giocatore per giocatore. Al limite richiamatemi, se saremo ancora in vetta...".